Il centrocampista è tra quelli che hanno vinto di più in rosa: «La svolta che ci ha dato la spinta? Secondo me la gara interna contro il San Nicola-Chiaravalle»
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Il calcio non è mai una legge esatta e a volte può sconvolgere ogni pronostico. Vincere però è un qualcosa che si deve saper fare e che non nasce per caso e bisogna essere consapevoli dell'assoluta certezza che non sarà mai facile affermarsi. Tutti ingredienti, questi, che la Virtus Rosarno ha saputo ben coltivare fin dall'inizio e che adesso sono a un passo dal maturare.
Torna il campionato di Promozione B dopo la sosta per il Torneo delle Regioni e per la Santa Pasqua, e stavolta potrebbe tornare col botto. Nella ventinovesima giornata, la penultima stagionale, il club rosarnese ospiterà il Gioiosa Ionica in una gara che potrebbe passare negli annali storici amaranto. Già perché mancano solamente due punti alla matematica vittoria del campionato e dunque l'intera piazza rosarnese potrebbe riabbracciare l'Eccellenza dopo ben venti anni di attesa.
Guerrisi, perno di centrocampo
Una rosa costruita da zero e cambiata quasi totalmente, ma soprattutto una rosa fatta di giocatori che hanno imparato a vincere. Tra questi c'è sicuramente Ferdinando Guerrisi, il mastino di centrocampo ma anche quello che ha vinto di più tra i ragazzi in organico: un campionato di Promozione con la maglia del Bocale; un campionato di Eccellenza vinto con la maglia della Gioiese; un massimo campionato regionale portato a casa con il Locri; lo storico triplete (stagione 2022/23) con la Gioiese, squadra della sua città; e la storica Coppa Italia della scorsa stagione conquistata con la maglia del Bocale. Insomma il curriculum del mediano è ricco e vasto e non basterebbe certo questo per esporlo, ma si sposa perfettamente con la professionalità e la dedizione del classe 1992. Perché senza mentalità e professionalità non si vince.
Attesa scalpitante dunque per quello che potrebbe essere un pomeriggio magico e di questo ne parla proprio Guerrisi, in esclusiva ai microfoni di LaC News24: «Sappiamo che per noi è una partita importantissima perché ci mancano solamente due punti per la matematica, perciò daremo il massimo perché è giusto che vinciamo questo campionato soprattutto per la gente di questo paese che aspetta tale momento da vent'anni».
Primo posto meritato
Un campionato difficile, forse il più difficile degli ultimi anni, questo di Promozione B anche per l'alta competitività e per le numerose squadre che erano e sono state costruite per vincere, basti pensare ai sette pareggi e alle quattro sconfitte proprio della capolista amaranto. A Guerrisi però non piace misurare la classifica in meriti di squadra o demeriti altrui: «Non penso sia questione di demerito delle compagini avversarie, anche perché tutti abbiamo sbagliato troppe partite. Noi per esempio abbiamo rallentato con diverse squadre di metà classifica e abbiamo inciampato anche con il Caraffa che adesso è retrocesso. Questo era un campionato molto difficile dove ogni squadra si giocava qualcosa di importante. Prendiamo il San Nicola-Chiaravalle, una squadra che tutti davano per spacciata e che adesso si sta giocando un posto nei play off. Anche Bovalinese, Stilomonasterace e Deliese erano state costruite per fare una stagione importante. Il nostro primo posto è meritato».
Competenza e risultati
Si respira aria di festa a Rosarno, contagiato da un entusiasmo forte e che aspetta solo di esplodere di gioia: «Un'emozione indescrivibile - continua Guerrisi - poiché come detto è un traguardo che manca da un ventennio, e poi vincere non è mai facile. Io sono tra quelli del gruppo che ha vinto di più, e proprio per questo dico che c'è bisogno di esperienza e di competenza nella costruzione. In questo l'intera dirigenza della Virtus Rosarno è stata impeccabile». E ancora: «Per me il campionato più importante che ho vinto è stato quello di Gioia squadra del mio paese, nel 2003, poi qualche anno dopo abbiamo conquistato il triplete. Vincere nel proprio paese è la cosa più bella che ci possa essere ed è proprio questo ciò che dico ai giovani di Rosarno. Allo stesso tempo però anche qui a Rosarno sarebbe bello se dovessi vincerlo, perché parliamo di una piazza blasonata e che ha disputato campionati importanti anche in Serie D».
La svolta
Ultimi due punti dunque per completare un cerchio iniziato lo scorso 14 settembre. Tra le tante difficoltà nel corso di questi mesi, la società ci ha sempre creduto e ha fatto bene. Ecco, secondo il centrocampista quale è stato il momento in cui si è capito che davvero si poteva portare a casa questo campionato: «La svolta secondo me è arrivata nel match interno contro il San Nicola-Chiaravalle. Venivamo da un periodo opaco e con una sola vittoria nelle ultime quattro gare e in quella partita perdevamo per 0-2 davanti ai nostri tifosi. Non era facile ribaltare il punteggio ma alla fine portammo i tre punti a casa. Altrettanto fondamentale è stata la partita di Delianuova, casa della Deliese, perché non era certo facile e poi era un crocevia vero e proprio nel duello a distanza con Gioiosa Ionica e Stilomonasterace».