È tornato a stagione in corso, dopo aver vinto tutto nella precedente annata. Jonatan Emanuel Alderete ha ritrovato qualche mese addietro i colori della Saint Michel, la squadra del presidente don Gaudioso Mercuri, matricola del campionato.

L’obiettivo della formazione reggina è quello di partecipare ai play off e con il nuovo tecnico Mario Dal Torrione sono dieci i punti conquistati in quattro giornate. L’ultimo successo, quello contro il Melicucco, è stato firmato anche da Alderete, alla prima rete in Promozione con la maglia della Saint Michel. «Sono felice, naturalmente, ma è importante che abbia vinto la squadra – spiega il centravanti argentino – e quindi chi fa gol conta poco. È fondamentale per noi vincere ancora e dare il massimo fino alla fine, per cercare di centrare l’obiettivo dei play off».

Classe 1993, è un centravanti, ma in questi anni ha mostrato una certa duttilità, giocando un po’ ovunque. Generoso e altruista, un uomo spogliatoio insomma. «Io gioco dove mi dice il mister. Il ruolo è secondario e le mie aspirazioni vengono dopo. Bisogna essere tutti utili alla causa. Se me lo chiede, gioco anche in porta». Tante avventure in Argentina, con le maglie di: Arsenal De Sarandi, Trayectoria Cambaceres, La Ferrere, Pacifico de General Alvear e Colegiales. Poi l’arrivo in Italia, dapprima in Sicilia con il Rosolini e quindi eccolo in Calabria per giocare con Bocale, Reggiomediterranea, Soriano, Archi, Saint Michel (dove l’anno scorso in Prima categoria ha fatto parte della squadra che ha conseguito il triplete), Stilomonasterace e, appunto, di nuovo Saint Michel.

Il calcio è nel dna di famiglia. «Il calcio è tutto per me – conferma Jonatan - e non poteva essere altrimenti. A casa mia in Argentina si parla praticamente solo di calcio. Mio nonno e mio zio calciatori, i miei fratelli e i miei cugini anche. È inevitabile. Se mi seguono? Sì, si tengono aggiornati tramite la pagina Facebook della nostra società». Il pensiero è sempre rivolto agli affetti rimasti in Argentina, mentre il primo gol in Promozione con la Saint Michel è dedicato «alla mia famiglia, che mi segue da lontano, ai miei amici, alla mia compagna, a tutti coloro che mi stanno sempre vicino».