Dopo la scelta di responsabilità di mister Pugliese che ha rassegnato le dimissioni da allenatore del Cassano Sybaris, la società non ha perso tempo nell’individuare il profilo adatto per cercare di porre rimedio alla situazione alquanto critica che, dopo 11 giornate, vede i biancoazzurri in piena zona playout con solo 8 punti. Uno score che non è proprio nelle corde della società che negli ultimi tornei ha sempre galleggiato nella parte inversa rispetto a quella attuale conquistando in due occasioni la disputa dei play off e nell’ultima stagione sfiorandoli con un 6° posto.

La scelta è ricaduta su Diego Burgo che, in sostanza, è stato lontano da Cassano solo per un anno e mezzo e, per pura coincidenza, in precedenza per un altro periodo simile, ha dato entusiasmato la piazza con i piazzamenti di cui si scriveva poc’anzi.

Una chiamata a cui non ha saputo rifiutare, un legame che ha fatto da collante, un modo di ricambiare l’affetto dei tifosi e della società che non si è mai interrotto nonostante le strade si fossero divise: «Ho pensato che Cassano fosse in difficoltà e, visto il sentimento che mi lega alla città, dovevo dare una mano – queste le prime parole del neotecnico Burgo ai microfono del nostro network -, ho fatto la scelta di subentrare in corsa solo per il Cassano, dopo la scorsa esperienza, avevo deciso di non prendere squadre in corsa e in difficoltà, però siccome è Cassano ho deciso di rischiare.»

Ma non c’è spazio per i sentimenti, serve ora pensare a fare punti e soprattutto lavorare con la squadra. «Ho trovato una squadra, secondo me, buona dal punto di vista tecnico una squadra su cui si può lavorare – l’analisi di Burgo -, è normale che ci vuole qualche correttivo, adesso apre il mercato vediamo se si può fare qualcosa di buono».

Se dal punto di vista tecnico c’è moderato ottimismo, sull’aspetto mentale bisogna intervenire dall’interno: «L'umore giustamente è un po' giù perché nessuno si aspettava questi risultati e soprattutto questa classifica, erano partiti con altre ambizioni. Va un po' risollevato tutto l'ambiente, la squadra, la società, serve magari qualche vittoria per riprendere la strada giusta»

Si riprende quello che qualcuno ha voluto interrompere, un percorso anche fatto di stima e amicizia con diversi tifosi: «Alcuni mi hanno telefonato e mi hanno fatto gli auguri – dice con orgoglio e commozione il tecnico cassanese- ma questo aumenta la responsabilità per quello che si deve fare perché comunque l’obiettivo, in questo momento, è quello di salvare la categoria. Anche i tifosi mi hanno parlato di questo e l'obiettivo principale è questo, lo dobbiamo conquistare il prima possibile.»