In una porzione di Sila Greca, il calcio calabrese sta trovando dei punti di riferimento. Pensiamo a Bocchigliero, paese che ha dato i natali a Mimmo Berardi (capitano del Sassuolo) e al ct del Belgio, Domenico Tedesco, ma le attenzioni possono spostarsi anche a distanza di qualche chilometro, arrivando a Longobucco. Un paese che sogna con il calcio di affacciarsi anche in categorie importanti, grazie alle imprese della Themesen, compagine che – insieme all’Acri – comanda la classifica del girone A di prima categoria. Dodici punti, quattro vittorie in campionato (più quelle in Coppa Calabria) e una grande capacità di saper valorizzare al massimo le risorse interne: il sogno di una comunità può crescere sempre di più.

Non è un caso come si respiri un clima di festa per chi pensa di poter essere protagonista in questa stagione, la conferma arriva direttamente dal segretario Francesco Franco, che ha svelato un po’ i segreti di questa compagine: «Abbiamo scelto una strategia di consolidamento tecnico e di crescita sportiva, proseguendo il progetto iniziato qualche anno fa. Abbiamo integrato innesti mirati, combinando l’esperienza con giovani talenti del territorio, che si sono aggiunti a un gruppo ormai consolidato, reduce dalla vittoria di due campionati consecutivi. Il nostro obiettivo è garantire continuità, ma anche approcciare al meglio fin da subito questo nuovo campionato. La scelta di anticipare i tempi e affidarci a Mister Sidero si è rivelata fondamentale, poiché ci ha permesso di acquisire una chiara idea di gioco».

Una matricola terribile in campo e ben affiatata fuori: la dirigenza è formata da undici elementi, l’impegno del direttore sportivo Rodia e del presidente Ioele è andato anche in direzione di una squadra che potesse creare interesse in un paese in fase di spopolamento: «Longobucco è un paese noto per la sua calorosità, – continua il segretario - l’affetto verso la squadra non è mai mancato. Il pubblico negli ultimi anni è diventato davvero l’uomo in più, la vicinanza alla squadra si sente in modo tangibile. Dopo ogni incontro, il terzo tempo si trasforma in una festa grazie a loro, la gente del luogo rende l’esperienza di giocare qui unica e speciale, permettendo a chi viene da fuori di sentirsi subito a casa. Come società, non possiamo che essere grazie per il sostegno che riceviamo: è un legame che ci rende più forte e orgogliosi».

Senso di territorialità e risultati sportivi vanno a braccetto. Non si parla (almeno per ora) di una nuova promozione, il club vuole vivere senza assilli questo grande momento sportivo: «Con un gruppo affiatato che lavora con impegno – conclude Franco – affronteremo ogni partita al massimo, a livello societario non ci poniamo limiti, sfruttando tutte le opportunità. L’obiettivo da matricola è la salvezza da raggiungere il prima possibile, ma siamo rimasti colpiti dal livello tecnico di questo campionato: ogni gara è una bella sfida da affrontare».