A tre turni dal termine del torneo di Promozione A la squadra crotonese ha un ritardo di 5 punti dalla capolista Trebisacce, che incontrerà negli ultimi 90 minuti. Una rimonta difficile ma il sudamericano non demorde: «Finché ci sarà la possibilità, daremo tutto per arrivare più in alto possibile»
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A tre giornate dal termine del campionato di Promozione A, il Mesoraca si trova al secondo posto in classifica, con un ritardo di cinque punti dalla capolista Trebisacce. Le due squadre si troveranno di fronte nell'ultima giornata con lo scontro diretto, in programma all’Amerise, che potrebbe rivelarsi decisivo, oppure il più classico match di fine stagione con una delle due squadre già con la promozione in tasca. Prima del big match il Trebisacce dovrà ospitare la DB Rossoblù Luzzi e poi affrontare in trasferta il Cassano Sybaris, mentre il Mesoraca andrà a Campora nel 28esimo turno e sfiderà in casa il fanalino di coda VE Rende nella penultima giornata del torneo. Insomma due turni che possono decidere un’intera stagione.
Nel frattempo, il Mesoraca continua a lottare con determinazione, come dimostra la recente vittoria per 5-0 contro il Malvito, in cui ha brillato anche il brasiliano Pedrinho autore di un gol e un assist.
Martins Da Silva Raimundo Pedro, meglio noto come Pedrinho, è uno degli elementi di spicco della squadra crotonese. Nato nel 1995 a Fortuna, piccolo comune del Maranhão in Brasile, ha iniziato la sua carriera calcistica all'età di 13 anni, arrivando a militare nel calcio professionistico brasiliano con squadre come Marília Esporte Clube, Guarany de Sobral ed Esporte Clube Verdes Mares. Successivamente, ha intrapreso un'avventura europea che lo ha portato in Croazia con il NK BSK Bijelo Brdo, per poi approdare in Italia. Dal 2019, Pedrinho ha giocato nei campionati calabresi con le maglie di Acri, Scalea, Db Rossoblù Città di Luzzi, VE Rende e, ora, Mesoraca.
Pedrinho si è ambientato bene in Calabria, una regione che gli ricorda molto il Brasile per il calore della gente e il paesaggio. «Dopo sei anni posso dire che questa regione è diventata una seconda casa per me. La gente qui ha un calore umano molto simile a quello del Brasile, e questo mi ha aiutato ad ambientarmi. Anche il territorio mi ricorda molto la mia terra. Il Brasile resta il luogo delle mie radici, ma la Calabria mi ha dato una nuova opportunità», racconta il giocatore.
Se da un lato il Brasile gli manca, soprattutto per la famiglia e gli amici d'infanzia, dall'altro Pedrinho è concentrato sul suo futuro, pronto a cogliere ogni opportunità, che sia in Italia, in Brasile o altrove. Per quanto riguarda il campionato, l’esterno brasiliano è determinato a lottare fino all'ultimo: «Finché il campionato non è finito, c'è sempre da lottare. Siamo una squadra che ha trovato la giusta mentalità e stiamo dimostrando il nostro valore. Finché ci sarà la possibilità, daremo tutto per arrivare più in alto possibile».
E sulla sua esperienza con il Mesoraca: «Mi trovo molto bene. Fin da subito ho sentito un ambiente positivo, una società organizzata e uno spogliatoio unito. Questo per un giocatore è fondamentale, perché aiuta a dare il massimo in campo. Il progetto del club è ambizioso e mi piace sentire di poter dare il mio contributo. Sento di essermi integrato bene e di essere nel posto giusto per continuare a crescere».
Il calcio per Pedrinho è più di uno sport: «È libertà, passione, crescita. Ogni partita, ogni allenamento mi insegna qualcosa di nuovo. Il calcio è disciplina, sacrificio, ma anche gioia e adrenalina. Mi ha dato tanto nella vita e continua a essere la mia più grande motivazione».