VIBO VALENTIA - Se qualcuno pensava che la cessione del titolo di serie A1 avesse in qualche modo spazzato via da Vibo Valentia i punti interrogativi sul futuro della Tonno Callipo, si sbagliava di grosso. Anzi. Se mai le domande si sono moltiplicate e le ipotesi riprodotte alla velocità della luce. La rinuncia all’olimpo della pallavolo è solo la punta di un iceberg ancora tutto da circoscrivere. Le supposizioni in ballo sono parecchie. Subito dopo l’annuncio ufficiale si è parlato di una ripartenza in serie A2, con l’opzione sul titolo del Powervolley Milano,  ma anche di un più possibile nuovo corso riscrivendo la storia dalla serie B1. Nelle ultime ore poi un ulteriore uragano di ipotesi ha spinto la società di Viale della Pace perfino in B2. Una retromarcia di tre categorie difficile da immaginare se associata ad un  presidente come Pippo Callipo che anche nei momenti più bui ha saputo trovare il modo di uscirne attraverso progetti di crescita e non di regressione. 

Cicogna in rosa. È da qui che prende sempre più piede l’idea di un cambiamento totale. Della nascita di un nuovo progetto, di un nuovo corso, di una nuova avventura, ma stando ai piani alti e non ai piani bassi. Un’ipotesi che riporta tutti al punto di partenza, a circa un mese e mezzo fa. Quando spifferi del nord portarono a Vibo Valentia cicogne dal fiocco rosa. Rosa come il colore di cui potrebbero tingersi gli spogliatoi del PalaValentia. Ci sarebbe già un titolo di serie A1 femminile ed una pallavolista di fama nazionale ed internazionale attorno alla quale costruire la nuova squadra. Simona Gioli che ha esordito nel professionismo nel lontano '94/'95 proprio in Calabria tra le fila di Reggio. Per lei sarebbe un ritorno al passato che guarda al futuro. Ma è sul presente giallorosso resta punto interrogativo grande così…