La pallavolo in Calabria è senza dubbio uno sport con grande appeal. Lo dimostra la storia delle società ma anche l’impegno che, quotidianamente, è profuso da tante società, con allenatori e pallavolisti impegnati da anni in sacrifici e cercando di avvicinare sempre più giovani all’attività sportiva. Un monito che dovrà essere ben fissato per il nuovo corso della Fipav Calabria 2025-2028 (che ha rinnovato, nel frattempo, anche i tre consigli territoriali) col riconfermato presidente Carmelo Sestito, il revisore dei conti Antonio Daffinà e i consiglieri: Francesco Aulicino, Vincenzo Carrozza, Bruno Gurnari, Giuseppe Mazzuca, Claudio Torchia e Romina Pioli.

L’unica donna nel “gotha” calabrese ha classe ed esperienza da vendere, è stata la capitana di un Crotone sempre tra le squadre femminili più brillanti della regione, dopo l’addio alla volley giocata è diventata un punto di riferimento importante in terra pitagorica. Ed è con lei che affrontiamo e facciamo il punto della situazione su come potrà migliorare il movimento pallavolistico in Calabria, partendo proprio dal lavoro svolto negli ultimi anni: «Dopo una lunga parentesi da atleta e una più piccola da allenatrice, dal 2019 rivesto il ruolo di presidente della pallavolo Crotone che ha così ben fatto in questi anni che siamo. Siamo diventati un modello da seguire, abbiamo triplicato i numeri di tesserati di squadre di tecnici e di tutto quello che riguarda la community volley. Anche, ma non solo per questo, sono stata eletta nel nuovo consiglio regionale Calabria dove proverò a dare il mio contributo in termini di idee e progetti raccogliendo dalla base gli spunti necessari».

La nomina di Romina Pioli è stata salutata con favore sia in ambito sportivo che territoriale (ha ricevuto anche le congratulazioni dall’assessore allo Sport di Crotone, Luca Bossi) e potrà essere una base importante per la crescita sportiva: «Paragonandolo con le altre discipline credo che in termini di gradimento e audience la pallavolo stia messa bene. Ovviamente si può fare sempre meglio, ma come tesserati e soprattutto giovani siamo dietro solo al calcio e questo lo dobbiamo al grande lavoro delle società di base che coinvolgono i giovani. Forse dovremmo avere più società di vertice ma qui entra in campo il tessuto economico del territorio inteso come grandi aziende, pronte a sostenere i team di vertice. Il diritto allo sport è un diritto sancito dalla Costituzione da qualche anno per cui le istituzioni sono chiamate a fare investimenti in strutture sportive per garantirlo. La Fipav sicuramente ha un occhio di riguardo verso i giovani ed in particolare verso gli agonisti, magari in un prossimo futuro - dopo aver esaudito la richiesta di questo target - potrà distribuire energie anche verso gli amatori».

Sin qui giuste proposte, ma non è escluso come qualche cambiamento possa già dalla prossima estate, in particolare sui target dei campionati regionali, non così digeriti facilmente dalle società: «Non so se le formule dei tornei sono gradite a tutti, sicuramente è difficile che possano piacere a tutti, ma lo valuteremo a fine stagione ed insieme ai miei colleghi stabiliremo nuove regole che ci permetteranno di rendere questo sport sempre più affascinante agli occhi di atleti e tecnici ma anche capace di attrarre nuovi sponsor».

Nel sottolineare come in Calabria siano tante le realtà sane, dove il sacrificio e la costanza sono un comune denominatore, Romina Pioli aggiunge: «Siamo ancora uno sport puro mosso da passione. Un maggiore coinvolgimento degli organi di stampa credo sia alla base per costruire un modello comunicativo più penetrante, usando tutti i mezzi che il mercato di oggi ci offre, per raggiungere gli obiettivi del comitato regionale, al fine di promuovere la pallavolo».