Non è bastato l’incontro di stamattina a risorgere dalle polemiche. La Fenice Amaranto non riesce ancora a volare, avvolta dai dubbi di una città che non riesce in alcun modo a digerire la scelta di Paolo Brunetti. La preferenza del sindaco facente funzioni non è stata accettata da gran parte di cittadinanza e tifosi e non è bastato l’incontro di stamattina a Palazzo San Giorgio a placare gli animi.

Incontro (non) chiarificatore

Ieri sera Brunetti aveva convocato tifosi e nuova società, per cercare di ricucire quella che è un evidente diaspora di consensi. La partita è snodata su tutti i livelli. C’è il piano politico, con Brunetti - l’unico ad avere reale potere decisionale in materia - attaccato da chiunque; lo attacca l’opposizione di Reggio e anche chi fa parte dello schieramento amico non è da meno. Lo stesso sindaco ff ha dichiarato che Giovanni Latella, assessore delegato allo Sport, non fosse d’accordo con l’esclusione di Stefano Bandecchi dal progetto.

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Versace nel silenzio

E ancor più evidente è il tombale silenzio di Carmelo Versace, ancor più in contrasto con Brunetti secondo le indiscrezioni. Occhio, in merito, alla situazione Sant’Agata: sul centro sportivo è Versace ad avere il potere, in quanto è la Città Metropolitana la proprietaria della struttura. È stato Versace ad avviare l’iter procedurale per revocare la concessione alla Reggina 1914 di Saladini e non è detto che possano esserci clamorose sorprese sul futuro utilizzo della struttura.

Tifosi infuriati

La tensione è alta anche fra i tifosi. Stamattina solo alcuni hanno avuto accesso alle aule di Palazzo San Giorgio, il gruppo principale della Curva Sud. Gli altri si sono dovuti accontentare di un confronto esterno, ma dall’altissimo coefficiente di nervosismo. È evidente, da più parti, come la partita e la gestione della ripartenza del calcio reggino non siano andati come la tifoseria auspicava e serviranno tanti fatti per smentire questo pessimismo che sta circolando quasi istericamente in città.

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La Fenice prende posizione

In questo quadro ha preso posizione anche la stessa Fenice, che ha diramato una nota stampa, invitando Brunetti a mandare i documenti necessari per l’iscrizione al campionato, ovvero la lettera di gradimento e il nulla osta per il Granillo. Virgilio Minniti, presidente della società, si è anche detto pronto a comprendere un eventuale passo indietro del sindaco, qualora egli ritenesse che non ci siano le condizioni ambientali per mettere in atto il progetto catanese.

«Questa mattina - si legge in una nota stampa - accettando l’invito del sindaco f.f. Brunetti, abbiamo partecipato a un incontro con l’amministrazione e i rappresentanti dei tifosi. Abbiamo manifestato la nostra amarezza per gli attacchi subiti nelle ultime ore da parte sia di alcuna stampa che di alcune parti della città; attacchi che non crediamo onestamente di meritare, vista la serietà del nostro impegno e la compostezza dei nostri atteggiamenti, ma che allo stesso tempo non possiamo certamente ignorare, anche per rispetto verso la città di Reggio Calabria e verso tutti i tifosi della Reggina. Abbiamo quindi voluto chiarire al sindaco che, qualora egli ritenga che manchino le condizioni ambientali per costruire il progetto sportivo che abbiamo presentato, deve sentirsi libero di ritornare subito sulla sua scelta e individuare immediatamente il diverso progetto in grado di realizzare tali condizioni e allo stesso tempo garantire il rispetto dell’imminente scadenza per l’iscrizione al campionato».

«Abbiamo ascoltato gli interventi e le domande di tutti i presenti - prosegue la nota -, con particolare attenzione ai rappresentanti dei tifosi, verso cui nutriamo un profondo rispetto e con cui vogliamo condividere la stessa passione e gli stessi obiettivi. Riteniamo che la genuinità delle nostre intenzioni e la concretezza del nostro progetto siano emerse chiaramente durante l’incontro e quindi confidiamo di poter portare a termine, con il necessario supporto di tutti, l’iter che consentirà alla squadra di disputare il prossimo campionato».

«Restiamo quindi in attesa di ricevere urgentemente dall’amministrazione i documenti che sono richiesti - conclude - e risultano indispensabili ai fini dell’iscrizione al campionato di Serie D (lettera di gradimento e modulo di nulla-osta per il campo da gioco) che ancora non abbiamo ricevuto e che fanno parte della documentazione che dobbiamo depositare telematicamente entro la giornata di oggi, domenica 10 settembre, per poi provvedere al deposito cartaceo presso la sede della Figc a Roma, al più tardi domattina entro le ore 12, termine perentorio individuato dalla stessa Figc, come noto. Se tali documenti non ci verranno trasmessi entro poche ore, l’iscrizione al campionato di serie D – che è l’obiettivo di tutte le attività sin qui svolte – risulterà materialmente non realizzabile; ma siamo fiduciosi che ciò avverrà. Forza Reggina!».

Domani in Figc

Il caos, insomma, è totale: la politica è spaccata, i tifosi sono sul piede di guerra, la Fenice sta prendendo contezza di essere invisa a gran parte dell’ambiente. Ma il tempo è tiranno: domani entro le 12 andrà depositata la domanda di iscrizione per la Serie D. La deadline è definitiva: se bucata, ma saremmo a un livello d’assurdo senza precedenti, il calcio a Reggio Calabria starebbe fermo per un anno e la figuraccia sarebbe epocale.