La denuncia arriva dopo che il consigliere d'opposizione ha richiesto la documentazione agli uffici di palazzo San Giorgio. Intanto Palazzo San Giorgio reagisce: «Ma di quale blitz parla?»
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«Manca l’atto di assegnazione, l’atto amministrativo della manifestazione d’interesse». La denuncia arriva dal consigliere d’opposizione Massimo Ripepi che poco fa si è recato, come più volte annunciato, negli uffici di palazzo San Giorgio per richiedere la documentazione relativa alla manifestazione d’interesse fatta dal Comune per la costituzione della nuova squadra di calcio della Reggina. Manifestazione che si è aggiudicata la Fenice amaranto.
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«Le parole delle dirigente – afferma a caldo Ripepi – mi hanno ricordato quelle del caso Miramare. A suo dire la dirigente Mauro non avrebbe dato una spiegazione alla richiesta dei documenti. «A questo punto ho deciso di chiamare i carabinieri».
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«Ci deve essere un verbale dell’atto amministrativo che poi genera l’assegnazione. Perchè non me l’hanno dato? – aggiunge il consigliere nel corso di una diretta – Datemi qualche ora di tempo per capire se devo scrivere un esposto. Dobbiamo trattare con trasparenza tutti i processi».
La reazione: «Quale blitz?»
Parole che hanno innescato l'immediata reazione del sindaco ff di Reggio Calabria Paolo Brunetti, che attraversa un comunicato stampa mette le cose in chiaro: «Tutta la documentazione in merito alla manifestazione d’interesse per l’assegnazione del titolo sportivo ad una società – si legge nella nota – candidata a rappresentare Reggio Calabria nel campionato di calcio di serie D, richiesta dal consigliere comunale Massimo Ripepi e dallo stesso visionata nella giornata di domenica durante l’incontro avuto col sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, è stata regolarmente consegnata al consigliere di minoranza nella giornata odierna, dando seguito alla domanda di accesso agli atti formulata lo scorso 12 settembre. Si specifica che nessun blitz dei Carabinieri si è registrato a Palazzo San Giorgio, il cui intervento è stato richiesto dal consigliere Ripepi per non meglio specificati motivi. I militari dell’arma, dunque, hanno solo risposto a una sollecitazione del consigliere comunale e non hanno acquisito alcun atto, né ascoltato il sindaco facente funzioni o altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, limitandosi a verbalizzare il motivo dell’attività posta in essere. Sulla vicenda si stigmatizza l’enfasi data ad una “non notizia”. L’Ente tutelerà la propria immagine e reputazione nelle sedi competenti».