La stagione 1988/89 è l’ultima per l'attaccante con la maglia del Messina in Serie B, mentre è la prima dopo un quarto di secolo per i Lupi che riabbracciano la cadetteria
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L’eroe di Italia ’90 si è spento. Totò Schillaci, che coi suoi occhi spiritati ha fatto innamorare più generazioni in un Mondiale terminato a un passo dalla gloria, è morto a causa di un male troppo grande contro il quale combatteva da tempo. Sessant’anni ancora da compiere, nell’estate del 1990 trascinò l’Italia fino alla semifinale della Coppa del Mondo, diventando il centravanti titolare quasi per caso dopo l’infortunio di Gianluca Vialli. Ma appena un anno prima delle Notti Magiche cantate da Bennato e Nannini, Totò giocava al San Vito.
La stagione 1988/’89, infatti, per Totò Schillaci è l’ultima con la maglia del Messina, in Serie B, mentre è la prima dopo un quarto di secolo per il Cosenza, che riabbraccia la cadetteria a seguito della promozione targata Gianni di Marzio
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