Il calcio oggi piange la scomparsa del 10 per eccellenza, il più grande calciatore di sempre. Diego Armando Maradona, genio in campo e sregolatezza nella vita privata. “È morto Maradona”. Una notizia che ha travolto tutti in questo strano pomeriggio del 25 novembre, una tam tam partito dell’Argentina che ha travolto i social, le radio, le tv ed i siti web di tutto il mondo. Il “Pibe de oro”, che se ne va all’età di 60 anni non è stato un calciatore: lui, per gli amanti dello sport più bello del mondo, era il Dio del Calcio.

Il ricordo delle squadre calabresi 

Un mito che l’Italia ha conosciuto con la maglia del Napoli e che ha affascinato tutti gli appassionati del calcio a suon di gol e di giocate mozzafiato.Tutto il mondo del calcio, in queste ore, sta ricordando il campione argentino attraverso messaggi di cordoglio. Anche le squadre calabresi di Serie A e B hanno voluto ricordare Maradona.

Il cordoglio del Crotone

“Il mondo del calcio è in lutto e da oggi non sarà più lo stesso.Il Football Club Crotone piange Diego Armando Maradona insieme a tutti i suoi tifosi e agli amanti di questo sport e delle straordinarie pagine che lui stesso ne ha scritto.
È morto il dio del calcio ma non si può dire addio a Diego, perché il genio non muore mai.
Arrivederci D10S dal Crotone e da Crotone

Il messaggio del Cosenza Calcio

Anche la società guidata da Eugenio Guarascio ha ricordato il numero 10 argentino attraverso un messaggio:"Scompare una leggenda del calcio, Diego Armando Maradona. Chiunque di noi - al di là della passione sportiva - ha un ricordo, un'immagine, un frammento della propria esistenza legata a questo grande campione che ci lascia troppo presto. Coraggio, fantasia, estro oltre ogni limite. Ci ha insegnato che l’unica via per il successo è non avere paura di fallire. E la sua esistenza - fra genio e sregolatezza - è stata un inno alla bellezza e più difficile era la vittoria, più grande la sua arte di vincere. Lo salutiamo con un arrivederci, perché continuerà a sopravvivere su tutti i campi di gioco del mondo: dai grandi templi del calcio a quello impolverati di periferia. Perché il calcio - come diceva un altro immortale, lo scrittore Pier Paolo Pasolini - è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione".

Il saluto della Reggina

“Più di un calciatore o di un allenatore. Più di un numero sulle spalle o uno schema da impartire. Ieri un mito, oggi leggenda.

Oltre alle società calabresi che militano nei due massimi campionati del calcio italiano, messaggi di cordoglio sono arrivati in generale dalla maggior parte delle squadre calabresi. Maradona unisce tutti e non conosce categorie.

La curiosità

In Calabria il “Pibe” non ha mai giocato ma il Cosenza fu l’unica squadra calabrese a giocare contro il Napoli di Maradona. Era il 5 Settembre del 1990 e nel secondo turno della Coppa Italia, i lupi dell’indimenticato capitano Gigi Marulla, sfidarono al “San Paolo” gli azzurri. La partita terminò 3-0 a favore dei partenopei e Maradona lascio la sua firma trasformando un calcio di rigore.