Ha vinto il più forte. Ha vinto la Morrone. A distanza di tre anni dall’ultima volta, il calcio calabrese ha ritrovato la finale del torneo Juniores Under 19 ed ha salutato la bella affermazione della squadra cosentina, al Centro Tecnico Federale di Catanzaro.

Tre a zero per la Morrone in una gara praticamente senza storia, contro un pur volenteroso Gallico Catona, al quale vanno fatti i complimenti per essere arrivato fino a questo punto.

Le parole del tecnico

La vittoria della Morrone è anche e soprattutto la vittoria di un progetto che parte da lontano, come conferma l’allenatore Giuseppe Verduci: «In effetti raccogliamo i frutti di un lavoro avviato in passato e che abbraccia tutto l’ambiente. Con l’intero staff si lavora in simbiosi e c’è un continuo scambio di idee. I complimenti vanno comunque rivolti ai ragazzi per quello che hanno fatto».

Complimenti che alla Morrone tra l’altro arrivano per il bel gioco. Anche in finale si è vista una formazione che gioca al calcio, che ha idee e che diverte, in linea con quanto mostrato dalla prima squadra. «Questo è un aspetto che ci caratterizza e che è frutto di una programmazione mirata e di un continuo scambio di idee. Alla Morrone lavoriamo così e ci fanno piacere i complimenti. Fra l’altro abbiamo altre squadre giovanili impegnate nelle fasi finali dei rispettivi tornei e speriamo che possano conseguire anche loro i risultati sperati».

La soddisfazione del capitano

Sul campo superiorità evidente da parte dei cosentini, passati in vantaggio grazie alla punizione di Perrotta, arrivata dopo dodici minuti, a concretizzare la mole di gioco prodotta. Sulle ali dell’entusiasmo ecco il raddoppio del centrocampista Mandolito, con un gran tiro dalla distanza, per andare poi a ricevere l’abbraccio dei compagni.

Il capitano Nicolo Barbieri svela il segreto di questa Morrone che vince e convince. «Nel gruppo c’è la nostra forza, unita alla costanza di rendimento. Siamo affiatati e siamo molto uniti. Siamo una pigna, come suol dirsi. Ci vogliamo tutti bene e questo ci è stato di aiuto per arrivare a conquistare l’obiettivo».

Il talento di Giuseppe Tuoto

Sempre nel primo tempo ecco la terza rete siglata da Giuseppe Tuoto, figlio d’arte, il quale sotto lo sguardo del padre Claudio, bomber storico del calcio dilettantistico calabrese, si è regalato una perla da applausi con un tiro a spiovere dalla distanza. Morrone in versione super per concretizzare un’annata vissuta a livelli elevati.

«È un traguardo che aspettavamo da tempo. Raccogliamo i frutti di un lavoro di un anno – spiega Tuoto - con tutti i tecnici, il preparatore e il club che ci è stato vicino. Quattro anni fa perdemmo la finale contro la Xerox, proprio su questo campo. Adesso ci siamo riscattati». L’esterno d’attacco della Morrone, classe 2004, ha già diversi estimatori e potrebbero schiudersi per lui, le porte delle categorie superiori. Da parte sua una rete che merita tante dediche: «Alla mia famiglia, mia mamma, mio padre, mia sorella, per i tanti sacrifici fatti finora. E poi lo condivido con i compagni di squadra, che mi sono stati sempre vicino, anche quando giocavo di meno».

Le considerazioni di Mirarchi

Alle squadre in campo, i complimenti del presidente del Cr Calabria, Saverio Mirarchi: «È un peccato che non ci sia la fase nazionale, perché questa Morrone avrebbe fatto bene. Un plauso ai vincitori, ma complimenti anche al Gallico Catona, per aver lavorato bene con i giovani ed essere arrivato fino a questo punto. Mi sono quindi complimentato con tutti per la correttezza mostrata durante la partita. Ha vinto lo sport e da presidente oltre che da sportivo, la cosa mi ha procurato un motivo di orgoglio». Ed ancora: «È stato importante, dopo due anni di stop per la pandemia, aver portato il torneo a compimento, fra l’altro qui a Catanzaro, al Centro Tecnico Federale, nella casa degli sportivi calabresi. Anche questa è per tutti noi una gran bella soddisfazione e adesso speriamo e contiamo di portare a termine anche gli altri tornei».

Morrone regina di Calabria in ambito giovanile, allora, per quello che è un progetto vincente sotto diversi punti di vista. Un esempio per tutti.