Cinquanta euro di multa «per avere, nonostante il diniego dell'arbitro perché sprovvisti di prescritta autorizzazione, effettuato un minuto di raccoglimento a inizio gara». E' la sorte toccata a due squadre dilettantistiche, il Real Verbicaro e la Nuova Grisolia Calcio, per aver osservato a inizio gara un minuto di silenzio per la morte dell'ex calciatore di Juventus e Cagliari, Silvio Longobucco. Il provvedimento disciplinare è stato deciso dalla delegazione distrettuale di Rossano della Federazione Italiana Giuoco Calcio - Lega Nazionale Dilettanti.

Il minuto di raccoglimento

La gara tra le due squadre si disputa il 3 aprile scorso sul campo verbicarese. L'ex calciatore scaleoto si è spento da meno di ventiquattro ore e amici e conoscenti vogliono omaggiarlo sul campo da calcio. Ma qualunque decisione deve essere preventivamente autorizzata e, visti i tempi brevi, l'autorizzazione non c'è. Così i calciatori si assumono la responsabilità del gesto. Di comune accordo, come accadrebbe di consueto in questi casi, decidono di aggirare la regola e osservare il minuto di silenzio in concomitanza con il fischio di inizio, ufficialmente a partita già cominciata. In campo e sugli spalti la commozione è tanta. Silvio Longobucco ha rappresentato la migliore Calabria nella massima serie calcistica, giocando e vincendo con le squadre più forti del campionato. Per la sua terra è stato un punto di riferimento come sportivo e come uomo fino alla fine dei suoi giorni e la sua morte, per chi lo ha conosciuto, è un pugno allo stomaco.

Il caso

Qualche giorno più tardi, precisamente il 7 aprile, le due squadre si vedono recapitare il provvedimento disciplinare in un comunicato ufficiale: cinquanta euro di multa ad entrambe le squadre per aver osservato il minuto di silenzio. «Si tratta di una cifra irrisoria, ma la presa di posizione dà fastidio. Ciò che è accaduto è illogico». Ne è convinto Giuseppe Bellusci, consigliere comunale di Grisolia, con delega allo Sport, e calciatore della squadra Grisolia Calcio. «Non è accettabile - continua - essere così zelanti e puntigliosi in una situazione del genere. Siamo sempre per il rispetto delle regole e della figura arbitrale e ritengo che stavolta il rispetto sia mancato da parte loro - dice ancora, riferendosi alla Lega Dilettanti calabrese - ed era giusto farlo sapere».