L’errore di percorso nella grafica del Comitato organizzatore scatena l’ironia sui social: «Le avete fatte le elementari?». E dire che le mascotte dei Giochi Tina e Milo vengono proprio dal capoluogo...
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Se pensavate che il viaggio della fiamma olimpica verso Milano e Cortina 2026 fosse solo una lunga marcia di entusiasmo e "unità nazionale", beh, vi sbagliate.
Il Comitato Organizzativo delle Olimpiadi invernali ha infatti aggiunto (sicuramente non volendo) un pizzico di ironia al suo percorso, con un errore grafico che sta diventando virale, alimentando discussioni e battute sui social. E dove? Ovviamente in Calabria che, come spesso accade, non può fare a meno di essere protagonista, anche se a volte in modo un po’… confuso.
Durante la presentazione delle tappe della Fiamma Olimpica, è stata infatti pubblicata sul sito ufficiale dell'evento olimpico una mappa con un punto bianco sopra Sibari, anziché Catanzaro, come una delle tappe della staffetta olimpica. La fiamma infatti arriverà prima a Reggio Calabria e poi proseguirà verso il capoluogo, ma il grafico ha deciso di far "volare" la torcia un po' più a nord, nella Sibaritide.
Un errore, sicuramente non voluto, o magari una scelta grafica dettata dalla stilizzazione della cartina, che ha causato decine di commenti social e qualche risata tra i calabresi... e non solo. Catanzaro, infatti, è la città che ospiterà una delle tappe della Fiamma Olimpica (il 20 dicembre 2025), non Sibari.
«Conosciamo ogni singolo cratere lunare ma non la posizione esatta di Catanzaro!», si legge tra i commenti fatti da alcuni utenti sulla pagina Facebook ufficiale di “Milano-Cortina 2026”.
L’errore grafico non è sfuggito agli occhi più attenti. «E pensare che le mascotte dei giochi olimpici vengono proprio da Catanzaro, ma non sapete neanche dove sia», scrive Claudia, ricordando che Tina e Milo, gli ermellini mascotte di Milano-Cortina del 2026, sono proprio il frutto del contest nazionale vinto dagli alunni dell'Istituto comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro, che hanno prevalso su oltre 1600 idee creative, che avevano visto il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Ora, pur non volendo minimizzare il grande lavoro che c’è dietro l’organizzazione di eventi così imponenti, bisogna pur riconoscere che questo inciampo geografico – che sicuramente sarà risolto nel giro di poche ore – non poteva che suscitare una miriade di battute. «Chi ha fatto la cartina, le ha portate a termine con profitto le elementari?», si legge ancora.
In ogni caso, l’importante è che la fiamma olimpica, come un buon turista, tocchi davvero la Calabria e non si faccia distrarre troppo dalla mappa attualmente pubblicata. I calabresi, infatti, sono già pronti a sfoderare la loro proverbiale ospitalità quando la torcia arriverà finalmente nella loro terra. E chissà, magari il prossimo errore grafico sarà il nome di qualche altro angolo nascosto d’Italia, con la fiamma che si sposterà in direzione di un’altra località, creando ancora più confusione (e probabilmente più risate) lungo il cammino.
Ps: Ma dell'isola "Agrigento", non ne vogliamo parlare?. A questo punto “la torcia virtuale” passa dalla Calabria alla Sicilia.