VIDEO | L'ex vice presidente vicario della Lega Pro sarà consulente marketing e comunicazione: la sua intervista in esclusiva
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L'obiettivo è ripartire, più forti di prima la Pallacanestro Viola Reggio Calabria ha voglia di dimenticare l’annata complicata vissuta nel 2022/23. Le difficoltà sono state tante, troppe; la retrocessione in B2 ha messo a repentaglio il progetto, ma, ancora una volta, il presidente Carmelo Laganà ha trascorso diverse settimane a lavoro, con l’unico scopo di salvare il club. Il fallimento della trattativa con Noel Damien Foti, che è sparito nel nulla dopo aver praticamente chiuso l’acquisto del club, non ha fermato Laganà che è riuscito a iscrivere la Viola al campionato e punta a trovare pronto riscatto nel torneo 2023/24.
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Adesso la Viola ha voglia di riemergere: In città è stata siglata una sinergia con due società di basket giovanile del territorio, con l’obiettivo che prevedrà creazione di raggruppamenti, la partecipazione ai campionati giovanili e l’eventuale aggregazione alla prima squadra della Pallacanestro Viola dei migliori prospetti.
Nuovi ingressi
I neroarancio accoglieranno in società anche Marcel Vulpis, ex n.2 di Lega Pro, che sarà consulente sul fronte marketing e comunicazione strategica della Viola: «L’anno che verrà sarà legato al riposizionamento di questa società così storica e gloriosa - spiega ai nostri microfoni -. Esisterà, chiaramente, un obiettivo sportivo ma ci sono dei club che avranno budget più alti, come per esempio Capo d’Orlando. A noi adesso serve riposizionarci e, soprattutto, riportare la gente al PalaCalafiore. Il mio obiettivo è avere a tendere 2mila paganti ogni domenica, per garantire alle casse un cashflow continuo».
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Lo scopo, dunque, è tracciato. La via, secondo Vulpis, pure. «Servirà lavorare sulla comunicazione. La B2 ti dà tutti i diritti media che sono liberi. L’obiettivo è una creazione di un network di media locali che lavorino per la valorizzazione del marchio. Portar dentro il maggior numero di realtà per tornare a far parlare in modo importante del team, con il focus di arrivare sul piano nazionale».
Che Viola sarà?
A livello sportivo non si partirà per vincere il campionato di B2 (almeno sulla carta) ma la Viola, promette Vulpis, sarà attrezzata a dovere: «Servirà una squadra di giovani, frizzanti, che facciano divertire al di là della serie. C’è un pubblico che segue e che ama la Viola e bisogna riportarlo al PalaCalafiore. So che il Presidente Laganà è impegnato attualmente a individuare il coach».
Il Trust continuerà a supportare la Viola? «Senz’altro. C’è, poi, l’idea di creare un network di super tifosi, ma il Trust collaborerà con noi e noi collaboreremo con loro. Sarà importante avere l’aiuto di tutti. Il Supporter Trust sarà sempre al centro del nostro progetto. La presenza del neo presidente Maurizio Marino è per noi importantissima».
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Sul fronte marketing, le idee di Vulpis sono chiarissime: «È necessario intercettare il maggior numero di aziende, per far capire che sta partendo un nuovo corso in cui ci sia alla Presidenza la garanzia della figura di Carmelo Laganà e anche l’ingresso di nuove figure manageriali. Noi abbiamo in mente tante iniziative, che coinvolgono anche i media. Ci piacerebbe, per dirne una, trasmettere le gare, dato che il campionato di B2 ha i diritti liberi, e magari portare addirittura le telecamere negli spogliatoi durante i pre-match. A livello di sponsorizzazioni, in questa fase credo che sia centrale ricostruire il nocciolo duro dei rapporti di partnership con il territorio, prima di pensare a un livello nazionale. Bisogna fare un lavoro differente, di costruzione, ricostruzione, rafforzamento. Solo dopo si potrà rialzare la testa».
Fra passato e futuro
I fasti del passato sono lontani. Bisogna prenderne atto e rimboccarsi le maniche.
«Oggi siamo in B2 - conclude Vulpis - bisogna ripartire con un bel progetto. Il passato è bello, lo rispettiamo, è fonte d’ispirazione. Ma è passato: non è il ricordo di Manu Ginobili che fa i canestri oggi. Anche se stiamo parlando di una vera e propria icona della pallacanestro mondiale. Servono riflettori costantemente accesi, riaccendere l’entusiasmo, ovvero che in città prima e fuori poi si parli della Viola.
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Da qui l’idea di chiamare a raccolta imprenditoria locale, professionisti, tifosi, semplici appassionati di basket. Il tutto con il collante delle istituzioni politiche locali. Abbiamo bisogno di tutti. Nessuno escluso. Saremo inclusivi come lo è da sempre il basket e la città di Reggio Calabria».