“Preciso come un orologio svizzero”, da cinquantatré anni (eccezion fatta per l’edizione 2020 non disputata a causa del covid) campioni, atleti professionisti e semplici appassionati si cimentano sui 42,5 chilometri del percorso della TCS New York City Marathon. La prima edizione si svolse il primo settembre del 1970, domenica andrà in scena il cinquantaduesimo atto della maratona più conosciuta al mondo, la più attesa e la più iconica. La Grande Mela in occasione dell’evento sportivo accoglierà un milione di persone per un’edizione che sarà “sorvegliata” speciale per l’escalation della guerra tra Israele e Hamas. Migliaia gli agenti mobilitati, compresi quelli dell'antiterrorismo, anche se le rafforzate misure di sicurezza saranno discrete. 

Cinquantamila iscritti e 2368 italiani al via

Saranno circa 50000 gli atleti iscritti alla TCS New York City Marathon, con ben 2368 italiani che fanno del battaglione azzurro il secondo più numeroso dopo quello degli atleti di casa, con centocinquanta iscritti in più rispetto all’edizione dell’anno passato. Numeri di molto inferiori ai 3500 del 2011 ma la crisi economica, il covid e le molte gare in calendario anche in Italia ha fatto scendere la quota degli “italiani d’America”. Il costo del pettorale alla TCS New York City è di oltre 500 euro, ma per correre la grande maratona esiste un solo percorso: passare attraverso una delle poche agenzie viaggi convenzionate e abilitate e acquistare il pacchetto completo di aereo e hotel, per una spesa che facilmente per 4-5 giorni si aggira sui 2500 euro a persona. New York Marathon è un bellissimo sogno ma non per tutte le tasche. Al via domenica anche un atleta cieco, Francesco Magisano, con origini italiane. Infine, è stata aggiunta una 'youth race', una corsa per bambini con oltre mille partecipanti

I favoriti

In campo maschile saranno ai nastri di partenza l'israeliano vicecampione del mondo Maru Teferi, l'etiope due volte argento iridato Mosinet Geremew, l'olandese argento olimpico Abdi Nageeye e il keniano Albert Korir, vincitore a New York nel 2021. La campionessa in carica Sharon Lokedi del Kenya, guida un gruppo femminile molto competitivo che comprende la medaglia d'oro olimpica di Tokyo, Peres Jepchirchir, la vincitrice della maratona di Boston, Hellen Obiri, e l'ex detentrice del record mondiale Brigid Kosgei.

Il percorso e la mostra celebrativa

La corsa partirà da Staten Island, all'ombra del ponte Verrazzano, e attraverserà tutte e cinque le municipalità, per poco più di 42 km, fino al traguardo a Central Park, all'altezza della 67/a strada. Sarà visibile in 206 paesi al mondo e sarà trasmessa in oltre 500 milioni di case, un pubblico da Super Bowl. La maratona sarà inoltre celebrata in una mostra alla New York Historical Society dal titolo, 'Running for Civil Rights: The New York Pioneer Club, 1936 - 1976'. Si esplorerà come la corsa non sia solo un evento sportivo ma anche un evento che ha promosso l'attivismo nel campo della giustizia razziale.

I successi italiani

Cinque le vittorie “azzurre”, l’ultima venticinque anni fa con il primo successo di un’atleta italiana ottenuto da Franca Fiacconi che nel 1998 chiuse i 42.5 chilometri con il tempo di 2h25’17”. Due anni prima a vincere fu il campione pugliese di Francavilla Fontana (BR) Giacomo Leone con il tempo di 2h09’54”. In tanti ricordano ancora il triennio d’oro 1984-86 per l’Italia: le due vittorie di Orlando Pizzolato nel 1984 con il tempo di 2h14’53” e nel 1985 con il tempo di 2h11’34”, e nel 1986 il successo di Gianni Poli con il tempo di 2h11’06”. A dominare il palmares per nazioni sia nel maschile che nel femminile è il Kenya con 17 e 14 vittorie.

La maratona “tecnologica”

L’edizione 2023 sarà la più tecnologicamente avanzata al mondo. Tramite un'app e interagendo con le telecamere posizionate lungo il percorso, gli appassionati potranno seguire da vicino sia gli atleti professionisti che quelli amatoriali.