Il direttore sportivo, quello dell’area tecnica e l’allenatore presentano il nuovo corso degli amaranto: «Non è stato facile costruire tutto in quattro giorni, a ottobre metteremo a fuoco gli obiettivi»
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Conferenza stampa di presentazione per il nuovo corso della LFA Reggio Calabria. Nella settimana dell'effettivo insediamento e della prima vera partita, hanno parlato alla stampa il direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno, il direttore sportivo Maurizio Pellegrino e mister Bruno Trocini.
Ad aprire l'incontro con i giornalisti sono stati i due dirigenti, che hanno raccontato i primi giorni di lavoro e quello che sarà il progetto sportivo. Ecco le loro dichiarazioni.
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Giuseppe Bonanno
«Vogliamo che la nostra squadra sia adeguata per puntare in alto. Non vogliamo crearci alibi, ma giocare il 24 significa un salto triplo. Noi comunque non ci fasciamo la testa. L'obiettivo? A ottobre, dopo aver giocato otto gare, potremo capire dove possiamo arrivare. Del resto abbiamo avuto 11 giorni per costruire e dare una struttura così complessa di una società così gloriosa.
Ringraziamo il sindaco della Città Metropolitana per aver dato così in fretta la disponibilità del Centro Sportivo e ci teniamo a ringraziare tutti i collaboratori. Sappiamo che la Reggina a febbraio lottava per la Serie A, cercheremo di fidelizzare la tifoseria».
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Maurizio Pellegrino
«Vogliamo essere aperti alla stampa e alla città. Ci sarà massima disponibilità, speriamo di aver fatto bene, non è stato un lavoro facile. Abbiamo costruito la squadra in quattro giorni, sapevamo che i tempi fossero molto stretti ma abbiamo ritenuto serio e professionale contattare i calciatori solo dopo aver avuto l'assegnazione del bando. Chi vuol fare parte di questo progetto deve sapere di venire in un contesto serio e professionale».
Pellegrino sul mercato
«Opereremo ancora. Sull'attaccante siamo vicini, per noi è stato più facile prendere gli over, i giovani avevano preso accordi da tempo e quindi abbiamo cercato il meglio a disposizione. Cercheremo di guardare ogni aspetto polemico con spirito costruttivo. Noi vogliamo costruire e speriamo di essere giudicati per ciò che facciamo, i risultati alla fine dicono sempre la verità».
Pellegrino sulla risposta della città
«Io credo che la gente debba capire la serietà delle persone e cosa si stia facendo per fare vincere questa squadra. Mi auguro che la gente recepisca l'aria nuova, di vederne tanta allo stadio».
Pellegrino sul patrimonio disperso
«I ragazzi migliori del vivaio della Reggina sono stati letteralmente rubati dal territorio, alcuni stanno piangendo pur di tornare. A Reggio Calabria c'è talento, mentalità ma purtroppo non riusciamo a trattenerli. Siamo riusciti a recuperare un ragazzo (Provazza, ndr) che abbiamo aiutato a tornare».
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Bruno Trocini
Mister Bruno Trocini, invece, ha raccontato l'emozione di guidare una squadra così prestigiosa e raccontato i primi giorni di lavoro con la squadra. «Parto con il ringraziare chi mi ha affidato la guida della Reggina - ha sottolineato l'ex Rende - ovvero i direttori e la proprietà. So dove mi trovo e sono consapevole che é una grande responsabilità. Sono molto felice di essere a Reggio, so bene che si tratti di una sfida complicatissima, dobbiamo cercare di stare più in alto possibile. Con il direttore il rapporto é continuo, in presenza o via telefono. Ogni decisione é stata condivisa fra di noi. La rosa va completata, lo sappiamo».
Umore alto e tanto lavoro
«Abbiamo un entusiasmo enorme - ha evidenziato Trocini - stiamo lavorando veramente ogni giorno 24 ore su 24, siamo disposti a metterci anche a tagliare l'erba. La squadra mostra un entusiasmo pazzesco perché sono consapevoli del peso di questa maglia. Il mese di ottobre sarà decisivo per noi, sappiamo tutte le difficoltà che andremo ad affrontare».
Condizioni e modulo
«Ci sono diverse condizioni fra i giocatori che sono arrivati - ha spiegato Trocini - Abbiamo fatto quattro allenamenti, non è semplice far capire a un calciatore cosa si vuole da lui in così pochi giorni. Cerchiamo di non farli stancare. Nel mio passato ho giocato con la difesa a tre, ma in questa fase conta poco: quello che è importante è non mettere in difficoltà i giocatori. Portiere Under? Giocare con un giovane in porta darebbe più libertà sul resto della squadra, ma vediamo cosa succede».