«Noi vogliamo giocare a Crotone così come giochiamo dal 1935, lo stadio è monumentale, ed è giusto che noi dobbiamo avere la possibilità, come tutti i tifosi d'Italia, di giocare nella propria città». «Ho paura che tutto finisca a tarallucci e vino perchè ci trattano sempre da terroni. Speriamo che si mettano una mano sulla coscienza». «Sono un crotonese, ho il sangue rossoblu, e non esiste che io debba andare fuori Crotone e fuori la Calabria, abbiamo uno stadio che può mantenere la Serie B tranquillamente». Sono alcune delle voci raccolte durante il corteo organizzato oggi pomeriggio a Crotone a sostegno dello stadio Ezio Scida.

 

Un migliaio di tifosi si sono riuniti davanti ai cancelli dell'impianto di via Giovanni Paolo II per ribadire un concetto: il Crotone deve giocare a Crotone. Non c'è nessuna intenzione da parte dei sostenitori di voler andare a seguire le partite casalinghe in un altro stadio, come successo due anni fa quando il club rossoblu, appena promosso in Serie A, dovette giocare tre gare allo stadio di Pescara poiché lo Scida non era pronto per accogliere i 16mila spettatori. Un corteo pacifico e molto colorato ha attraversato le strade centrali, da via XXV Aprile fino a via Vittorio Veneto, per poi arrivare il piazza della Resistenza dove, ai piedi del palazzo comunale, ad attenderli c'era il sindaco Ugo Pugliese insieme a parte della Giunta.

 

Il primo cittadino ha discusso con alcuni tifosi in merito alla volontà di far giocare il Crotone allo Scida, come ribadito già precedentemente e come comunicato nel primo pomeriggio durante la conferenza stampa convocata per confermare che la gara di domenica contro il Foggia si giocherà tra le mura amiche. Pugliese ha promesso che il Crotone giocherà a Crotone, impegnandosi categoricamente sin da domani a realizzare tutti gli atti legali e legittimi per farlo continuare a giocare qui.