ROMA - Lunedì  sapremo qualcosa in più sullo stato di salute del calcio di Lega Pro. Il 30 giugno scadrà infatti il termine perentorio per il deposito delle domande di iscrizione alla Divisione Unica. Ovviamente la semplice presentazione della domanda non coincide con l’iscrizione, essendo questa subordinata alle procedure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali. Una “dead line” che di fatto dividerà in due i club aventi diritto. Quelli in regola e quelli a rischio. Stando alle ultime notizia sarebbero una quindicina le società in bilico. A Grosseto il patron Camilli ha più volte dichiarato che non iscriverà la squadra. Complicata la situazione anche a L’Aquila. L’arresto del patron Gizzi sta complicando le cose sotto il profilo degli adempimenti finanziari. Per il Melfi ci sono problemi legati all’utilizzo dell’impianto sportivo che la società lucana tuttavia dovrebbe risolvere in extremis. Più complicato il discorso del Padova. La situazione del club veneto è al collasso. Problemi, e lo sappiamo, pure a Reggio Calabria, quartier generale della Reggina. Nelle ultime ore la società amaranto guidata dal patron Lillo Foti però ha tranquillizzato la piazza mostrandosi ottimista sull’iscrizione. Tutto tranquillo, invece, per le altre formazioni calabresi di terza serie. Cosenza, Vigor e Catanzaro presenteranno tutto l’incartamento già nelle prossime ore.