VIDEO | Prova di sostanza, carattere e qualità da parte della squadra rossoblù su un campo dove finora tutti avevano perduto. Le reti sono di Plescia e di Tumbarello per il pareggio conclusivo
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La settima gara in ventidue giorni sorride alla Vibonese, non solo dal punto di vista del risultato. Già, perché i rossoblù di Galfano mettono paura alla terza forza del campionato, vanno anche in vantaggio, giocano alla pari e in certi tratti anche meglio degli abruzzesi, quindi subiscono la classe di Costa Ferreira, ma trovano le energie per agguantare un punto d’oro.
Nonostante l’ennesima situazione di emergenza, i rossoblù rispondono a dovere, giocando anche meglio che a Caserta, prendendosi un pari su un campo dove nessuno quest’anno aveva mai segnato, né preso punti. Adesso Angelo Galfano, terminato il tour de force, potrà far rifiatare il gruppo, senza l’assillo degli impegni infrasettimanali. Intanto arriva un punto, frutto di una gara di grande intensità, godibile e interessante dall’inizio alla fine.
La cronaca
Una volta in campo, il Teramo parte con il consueto 4-2-3-1. Dall’altro lato, Galfano ripropone la difesa a tre, ma non c’è Redolfi, infortunato. Linea mediana a cinque, con il rientro di Tumbarello, che fa da vertice basso, avendo ai lati Statella e Prezzabile. Le punte sono Parigi e Plescia. Anche stavolta sei under dall’inizio per la Vibonese.
Avvio senza timori della squadra rossoblù. Due conclusioni deboli di Statella precedono una reazione abruzzese, ma all’11 micidiale ripartenza della Vibonese: Plescia sale fin dentro la propria metà campo e scarica il pallone sull’esterno, con Rasi che parte in progressione, quindi mette al centro, dove Soprano scivola, il pallone sbatte su Piacentini e l’accorrente Plescia è bravo a girare in porta di sinistro, bucando la porta. Primo gol stagionale subito in casa dal Teramo.
La squadra di Galfano nella prima fase mantiene costante la pressione: si scala con i tempi giusti e si impedisce ai locali di ragionare e di avere spazi. Sterile e ben contenuta la reazione abruzzese ed è anzi la Vibonese a sfiorare il raddoppio. Sempre Rasi protagonista: dapprima serve un bell’assist al centro, ma Parigi si fa anticipare. Quindi sulla sua pressione in occasione di un retropassaggio, Lewandowski sbaglia il rinvio, il pallone arriva a Plescia che dal limite calcia a lato di un soffio.
Un’occasione d’oro sprecata e pochi minuti dopo il Teramo punisce la Vibonese. Ilari in qualche maniera mette il pallone al centro, la sfera rimbalza su Sciacca, si impenna e viene scaraventata in rete da Ferreira, il quale un minuto dopo ci prova dal limite, ma Marson è attento.La gara rimane vivace. Pinzauti e Plescia tengono in allerta i portieri avversari. Si va al riposo: meglio la Vibonese rispetto alla terza forza del campionato.
Secondo tempo
Al rientro in campo il Teramo prova ad alzare il ritmo. Il neo entrato Bunino di testa manda alto al 14’. Risposta rossoblù immediata: cross di Ciotti e anche Plescia di testa spedisce sopra la traversa. Pochi minuti dopo Marson esce sulla trequarti per rimediare a un avventato retropassaggio di testa di Ciotti. Nel frattempo in campo c’è Berardi per Parigi. Ed è proprio il neo entrato a crossare per la testa di Plescia che anche stavolta manda alto.
Quindi il lampo di Costa Ferreira al 25’: tiro a giro dal limite e pallone in fondo alla rete, nulla da fare per Marson. Nell’occasione male Statella che serve corto un compagno, con il centravanti abruzzese pronto ad approfittarne.
Al 35’ Vibonese sfortunata: azione personale del neo entrato La Ragione con tiro in diagonale respinto dal portiere, sulla sfera va Berardi che calcia a colpo sicuro, ma il pallone sbatte su Soprano, con la porta spalancata, e va in corner.
Dall’angolo Statella pesca Tumbarello che di prima intenzione dal limite calcia in porta e pareggia i conti: 2-2 e rossoblù ancora vivi e propositivi. Nota di colore: qualche attimo prima del gol, Tumbarello era pronto a uscire dal campo, poi la sostituzione è stata rinviata. Meglio così per i rossoblù.
Il forcing finale del Teramo è improduttivo. Lì dietro si rischia davvero poco. Per la Vibonese è un pari di spessore, sostanza, carattere e anche bel gioco. Bene così.
Il Tabellino
Teramo-Vibonese 2-2
Teramo (4-2-3-1): Lewandowski, Celentano, Piacentini, Soprano, Tentardini; Arrigoni, Santoro; Ilari (12’st Di Francesco), Bombagi, Costa Ferreira; Pinzauti (12’st Bunino). A disp. D’Egidio, Trasciani, Mungo, Cappa, Lasik, Birligea, Viero, Iotti, Gerbi. All. Paci
Vibonese (3-5-2): Marson; Sciacca, Bachini, Mahrous; Ciotti, Prezzabile, Tumbarello (39’st Vitiello), Statella, Rasi (34’st La Ragione); Parigi (16’st Berardi), Plescia. A disp. Mengoni, Spina, La Ragione, Falla, Leone, Ambro, Di Santo, Montagno Grillo, Riga, Mancino. All. Galfano
Arbitro: Turrini di Firenze (Testi di Livorno e Leoncioni di Lucca; 4° ufficiale Moriconi di Roma)
Marcatori: 11’pt Plescia (V), 27’pt Costa Ferreira (T), 25’st Costa Ferreira (T), 36’st Tumbarello (V)
Note: giornata di sole, gara a porte chiuse. Ammoniti: Pinzauti (T), Bachini, Statella (V). Angoli: 5-5. Rec. 0’pt e 5’st