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Se l’obiettivo del presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina, era quello di rendere appassionante fino all’ultimo il campionato di terza serie, modificandolo profondamente, è impossibile non ammettere che ha avuto ragione lui. Mai come quest’anno, sia in testa che in coda, è ancora più o meno tutto in discussione. Non la promozione diretta e neppure la retrocessione diretta. Il Foggia è volato in B. Il Taranto è retrocesso tra i dilettanti. C’è poi già chi si è assicurato un posto ai play off, come il Cosenza e chi è aritmeticamente salvo, come la Reggina.
I punti interrogativi. A 90’dal gong manca l’ultima formazione agli spareggi promozione: con il Catania che rischia la clamorosa qualificazione ai danni di Fidelis Andria e Fondi.
Questione di numeri. Mancano gli accoppiamenti ai play out. Con Melfi e Vibonese sicure della lotteria, per distacco o peggior classifica avulsa, salvo clamorosi risultati sugli altri campi. Akragas e Catanzaro che nell’ultimo turno di campionato proveranno l’impossibile ed il Monopoli ad oggi favorito numero uno alla salvezza diretta.
Fattore penalizzazione. Il Messina rischia una ghigliottina da 4 punti e, in caso di sconfitta a Vibo domenica nell’ultima giornata, decisivi saranno i gol di scarto. Qualora la formazione rossoblu dovesse vincere per con 3 gol di differenza il Messina finirebbe agli spareggi. La Vibonese sarebbe salva. Penalizzazione permettendo. Ovviamente.