REGGIO CALABRIA - Nell’anno in cui avremmo voluto approfondire il discorso promozione, siamo costretti a ragionare sulle modalità che porteranno alla salvezza. Il tutto con un gran punto interrogativo legato alla Reggina. Di salvezza diretta ormai non se ne parla più. Non resta che aggrapparsi ai play out. Un vero e proprio trita ossa, ma è sempre meglio che scivolare in “D” per direttissima. E allora è cosa buona e giusta capirne meglio i meccanismi. Se la Reggina dovesse centrare gli spareggi per non retrocedere, agli amaranto toccherebbe la gara d’andata in casa e quella di ritorno in trasferta in virtù del miglior piazzamento in classifica del Messina. La prima sfida si giocherebbe al “Granillo” il 23 maggio. Il return match al “San Filippo” il 30 maggio.


In caso di parità  di punteggio, dopo le gare di ritorno, a salvare la pelle sarebbe la compagine con la miglior differenza reti, qualora anche quel quoziente fosse in parità verrebbe considerata vincente la squadra con la migliore posizione in graduatoria generale al termine della regular season. In questo caso, il Messina, quindi.


Ovviamente tutto questo solo se sabato il Savoia non dovesse  strappare i tre punti ai peloritani. In quel caso tutti  i discorsi finirebbero a mare. In quello Stretto tanto amato e odiato che separa Reggio da Messina.