Una festa dello sport era annunciata ed una festa dello sport è stata. Le ragazze dello Sporting hanno reagito alle intimidazioni, e accanto a loro larga parte della cittadinanza locale e tutto il mondo istituzionale, che da giorni si è schierato al fianco delle ragazze, dopo le intimidazioni che hanno colpito i dirigenti della squadra, e in particolare il presidente Armeni, oggi dimissionario e deciso a lasciare ad altri il controllo del club, che comunque non scomparirà. Lo hanno ribadito anche ieri i vertici istituzionali sportivi e politici, accorsi in massa per assistere alla prima partita dopo le intimidazioni. "Noi saremo le più forti, ma saremo forti insieme" lo slogan scritto dalle ragazze su una parete del Palazzetto. 

 

Intanto nuove ipotesi si fanno avanti. Le minacce una montatura?