Il tecnico Antonio Perricelli spiega il cammino vincente della squadra in cui oltre alla moglie ora gioca la giovanissima figlia Angela
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Qualcuno potrebbe maliziare che si tratti di un “affare di famiglia”. Proprio questa invece è stata l’arma vincente della Bocciofila Catanzarese appena laureatasi campione d’Italia nella sezione Raffa. Papà allenatore, mamma giocatrice esperta, figlia match winner della finalissima.
Una volta era considerato uno sport maschile per eccellenza, specie nel meridione. Oggi le donne sanno primeggiare anche nelle bocce, disciplina in cui la squadra di Catanzaro ha appena conquistato il titolo nazionale nella sezione Raffa.
Un cammino vincente
«Mia moglie è stata un po' l'artefice di questa squadra femminile – dice al nostro Network LaC Antonio Perricelli, tecnico della squadra e presidente del comitato interprovinciale Catanzaro-Crotone – raccogliendo un po' di ragazze in giro per la città e iniziando a fare una squadra femminile tutta catanzarese e subito “rischiando” di arrivare alle finali. Quest'anno invece abbiamo fatto un percorso brillante, vincendo prima il girone calabrese, poi vincendo quello contro la Sicilia (Messina). Poi abbiamo vinto contro Policoro che era usciva da raggruppamento Basilicata e Puglia. Quindi siamo arrivati alle Final Four, abbiamo vinto la semifinale contro la Sardegna (Oristano) e nella finalissima abbiamo sfidato Cortona di Arezzo, battuta 2-1 ai pallini, che sarebbero come i rigori nel calcio».
Mezzo secolo di vita, reputazione nazionale
In oltre mezzo secolo nella sede della Bocciofila, nel centralissimo quartiere di San Leonardo, sono passate tante generazioni.
«Abbiamo ottenuto con la serie A2 una buona reputazione. La Nazionale italiana – aggiunge Perricelli – è venuta a preparare un quadrangolare internazionale fatto a Cosenza e gli azzurri si sono allenati presso i nostri campi. La nuova dirigenza federale sta cercando di puntare molto sui giovani, perché è considerato un po' lo sport della terza età. Vedendo chi ha giocato con noi non è così».
Il ‘volo’ di Angela che sogna la Nazionale
Protagonista del pallino decisivo per la vittoria, la mascotte della spedizione, 13 anni ed una semplicità ammirevole.
«Il mio obiettivo – dice la sorridente Angela Perricelli – era quello di riuscire a dare il meglio di me. Ci sono riuscita e ne sono orgogliosa per la squadra, per la famiglia, per la città e per la Calabria. Spero un giorno di essere convocata in Nazionale».