Amaro in bocca per il Catanzaro nell'ultima uscita del campionato di Serie B, dal momento che le Aquile tornano dalla trasferta in casa del Sudtirol con un solo punto. Un 1-1 maturato interamente nei primi minuti di gioco, con i ragazzi di mister Caserta che partono a razzo trovando il vantaggio dopo tre minuti con Bonini, servito da Pontisso. All'ottavo minuto, però, i padroni di casa pervengono al pareggio con il finlandese Pyythia.

A recriminare sono però proprio i giallorossi dal momento che, proprio allo scadere del primo tempo, Iemmello sbaglia un calcio di rigore che poteva cambiare l'inerzia della match. Di questo ne ha parlato l'attaccante del Catanzaro, Filippo Pittarello, ospite alla ventunesima puntata di 11 in Campo, programma di LaC Tv condotto da Maurizio Insardà.

«Sicuramente fa piacere che la mia mole di lavoro non stia passando inosservata, ma è anche vero che vorrei sbloccarmi presto e far gol». Sulla partita, iniziando dal rigore sbagliato di Iemmello: «Penso che il talento e lo spessore di Iemmello siano fuori discussione, ma il rigore è sempre un terno al lotto. Ovvio che sia lui che noi avremmo voluto che lo segnasse ma succede di sbagliarli. In un campo difficile come quello del Sudtirol, poi, una vittoria sarebbe stata importantissima, ma ci sono state anche delle condizioni climatiche che hanno influito, perdendo nel gioco. Il pari alla fine è corretto».

«Il fatto è che, secondo me – ha aggiunto Pittarello –, non siamo una squadra abituata a giocare in quelle condizioni climatiche. Nel secondo tempo il Sudtirol è uscito meglio, con palle buttate in avanti e con gli attaccanti che provano a tenere palla. Non penso comunque sia stata una partita negativa, chiaro che sia noi che i tifosi si aspettavano un risultato diverso. Non credo abbia influito il fatto della prima partita dopo la sosta, anche perché la squadra si è allenata bene».

Una squadra, quella del Catanzaro, che continua per la sua strada e sta crescendo di volta in volta grazie anche a un organico ben costruito, cosi come sostiene lo stesso Pittarello: «Tenendo in considerazione quanto fatto lo scorso anno, la società è stata brava a costruire una squadra forte e riuscire anche a migliorarla. Proprio questo aspetto mi ha spinto ad accettare e venire a giocare a Catanzaro nonostante la concorrenza in avanti, dal momento che ci sono interpreti come Iemmello, Busio, La Mantia ovvero gente che conosce la categoria ma ti fa capire, innanzitutto, che tu in primis sei un giocatore forte, altrimenti non ti avrebbero scelto, e inoltre che l'ambizione della società sia quella di alzare l'asticella. Quindi la concorrenza per me non è un peso ma un'occasione da sfruttare. Oltre a questo, secondo me il Catanzaro ha uno dei centrocampi più forti della categoria».

E in attesa del gol, il giovane centravanti si è subito ambientato sia con la squadra che in città: «La cosa che mi ha stupito è stato il calore con cui ti accolgono le persone. Mi sento un giocatore importante e soprattutto mi sento a casa, e non è una frase fatta».

Sul campionato: «È imprevedibile, anche perché conosco due vittorie di fila puoi andare in zona play off e, viceversa, con due sconfitte puoi venire risucchiato nei play out». Cerca la sua prima esultanza dunque, però un pronostico sul prossimo (papabile) capocannoniere Pittarello ce l'ha: «Secondo me può vincerlo Iemmello». Ecco infine i suoi idoli: «Mi piacciono molto attaccanti come Higuain, Suarez e Aguero».