Il tecnico dei Lupi ha partecipato alla trasmissione sportiva condotta da Maurizio Insardà: «Dopo la vittoria con il Venezia è stato emozionate ricevere l'affetto delle curve» «Tutino? Meriterebbe di giocare in Serie A»
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È andata in onda ieri sera la 21esima puntata di 11 in campo, il format di LaC Tv condotto da Maurizio Insardà con la partecipazione del giornalista de "La gazzetta dello sport" Nicola Binda, dell’ex arbitro Mario Palmieri e di Jennifer Stella, all’esordio assoluto con il programma sportivo che viene proposto ogni lunedì sera.
Tra gli ospiti della trasmissione, oltre al presidente del Bari Luigi De Laurentis, anche l’allenatore del Cosenza Fabio Caserta, reduce dalla bella vittoria nello scorso turno di campionato contro il Venezia.
«L’umore cambia in base alla vittoria o alla sconfitta – esordisce a “11 in campo” il tecnico dei rossoblù –. L’umore purtroppo per noi allenatori dipende solo dal risultato. Dopo un periodo buio e negativo una bella prestazione e una bella vittoria cambia l’umore».
Nel corso dell’intervista, Maurizio Insardà fa notare all’allenatore del Cosenza come durante la sfida vinta contro il Venezia, sugli spalti del Marulla vi erano poco più di 2000 spettatori, pochi se si considera il blasone di un campionato come quello di Serie B. «Dispiace – dice Caserta -, diciamo però che il maltempo non ha aiutato le persone a venire allo stadio, faceva freddo».
Secondo l’allenatore dei rossoblù, però, i pochi spettatori sugli spalti «non è una cosa che dipende solo dal Cosenza ma è una situazione che si presenta quando una squadra non attraversa un momento positivo».
Davanti alle telecamere di LaC Tv il tecnico del Cosenza lancia anche un appello ai sostenitori rossoblù: «Io allenatore, cosi come i calciatori abbiamo bisogno dei nostri tifosi, anche se conto il Venezia erano pochi si sono fatti sentire e ci sono stati vicini e li devo ringraziare per l’attaccamento che abbiamo avuto soprattutto a fine partita».
E ancora: «Mi auguro – continua l’allenatore dei Lupi - che tramite le nostre prestazioni e i risultati possiamo far ritornare i nostri tifosi in massa allo stadio perché noi abbiamo bisogno di loro».
Al temine del match vinto per 4-2 con i lagunari, mister Caserta è stato accompagnato dai propri calciatori sotto le curve, dove ha ricevuto applausi e un virtuale e caloroso abbraccio da parte dei presenti: «Il gesto finale per un allenatore è il più bello che ci possa essere, - afferma il tecnico con un pizzico di emozione -, essere abbracciato e accolto dai propri tifosi a fine partita sicuramente è l’immagine più bella che vale molto più del risultato. Per me è stato un motivo di orgoglio e voglio ripartire da quell’abbraccio. Io credo tanto nel lavoro e nel sacrificio – continua -, sapendo che ci sono le critiche e che quando non arrivano i risultati l’allenatore viene preso di mira».
Tra i protagonisti della partita vinta contro la squadra veneta c’è sicuramente Tutino, autore di una tripletta. E proprio l’attaccante del Cosenza è argomento di un simpatico siparietto che vede protagonista il giornalista Nicola Binda e il tecnico rossoblù: «Per far segnare Tutino avete allargato le porte – chiede ironicamente Binda a Caserta -, visto che all’andata prendeva solo pali?»
La risposta dell’allenatore non si fa attendere: «Gennaro non è stato molto fortunato, cosi come tutta la squadra. Abbiamo preso 15 tra pali e traverse in 20 partite – dice il tecnico –, ma lo stesso Gennaro non si è mai arreso, soprattutto perché lui sente molto questa piazza alla quale è molto legato e cerca di tramettere anche a noi, che siamo al primo anno qui, l’amore che questa città ha verso i propri calciatori. È un calciatore che ha le potenzialità per poter giocare in Serie A e sono sicuro che fino alla fine del campionato ci darà una grossa mano».
Ed è sempre Nicola Binda a entrare in argomento calciomercato, in modo particolare parlando con Caserta di Francesco Forte, la punta che finora non ha rispettato a pieno le attese della società bruzia: «Credo tantissimo in Francesco – dice senza giri di parole l’allenatore - perché a prescindere dai momenti negativi, che ci sono per tutti i calciatori e soprattutto per gli attaccanti quando mancano i gol, lui si allena al massimo ed è un ragazzo esemplare. Gli manca il gol ma sono convinto che uscirà presto da questa situazione, dal punto di vista dell’atteggiamento e del sacrificio è un esempio per i compagni. Sono convinto che rimarrà con noi – afferma Caserta _ e che con il girone di ritorno inizia un nuovo campionato e lui sarà una nostra arma».