La Gioiese retrocede matematicamente in Eccellenza. Le flebili speranze di mantenere la categoria erano svanite già da un pezzo, ma la sconfitta di ieri subita in casa con il Portici ha condannato in via definitiva il club di Gioia Tauro. Anche vincendo tutte le gare restanti, i pianigiani toccherebbero quota 22, e la quintultima, che attualmente è proprio il Portici a quota 30, conserverebbe ancora 8 punti di scarto, che con le regole in vigore in Serie D le permettono di non disputare i playout con la penultima.

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L’insediamento della nuova società aveva fatto sperare nel miracolo sportivo, ma nonostante gli sforzi economici e logistici del gruppo guidato da Filippo Martino, il campo ha dato l’inclemente responso. L’organico messo su, composto anche da buoni giocatori, non ha avuto il tempo di amalgamarsi. E l’assenza di una prima punta prolifica in zona gol, sfuggita per questioni burocratiche in più occasioni, ha fatto il resto.

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La squadra allenata da Cozza in alcune gare ha pagato la mancanza di un terminale offensivo di rilievo. Questa carenza la Gioiese se la trascina da inizio stagione. Se ci fosse stato un numero 9 capace di fare gol, dare profondità, tenere palla e a cui affidarsi, anche gli altri compagni sarebbero girati meglio, e tanti risultati in bilico, con partite perse di misura, sarebbero cambiati, così come la narrazione della stagione calcistica. Ma con i se e con i ma la storia non si fa. Ed oggi, le aquile della piana fanno i conti con un’altra realtà. Dopo la gloriosa cavalcata dell’anno scorso, che ha visto la Gioiese conquistare uno storico triplete in Eccellenza, è un vero peccato che le cose siano andate così.

La stagione tribolata è iniziata già dal maggio scorso in seguito a scelte opinabili societarie che avevano portato all’esonero di mister Graziano Nocera e avevano sfaldato il gruppo dei calciatori gioiesi vincitori di tutto. Poi, tra varie difficoltà economiche, si è partiti in ritardo con una rosa da ricostruire da zero, con tanti atleti che si sono avvicendati, cambi di allenatori, societari, peregrinazioni in cerca di campi dove giocare poiché la struttura di casa era indisponibile (solo le ultime due partite si sono disputate al “Pasquale Stanganelli”) e gli effetti prodotti sono sotto gli occhi di tutti.

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Adesso i sostenitori di fede viola confidano nel progetto Martino che, come più volte evidenziato, ha l’obiettivo di rimanere a Gioia Tauro anche in Eccellenza, puntare a risalire prontamente di categoria, mirando all’approdo tra i professionisti.  

Nelle 5 gare che i viola dovranno affrontare da qui alla fine del torneo, l’intenzione più volte proclamata dall’entourage è abbandonare l'ultima posizione in classifica, scavalcare il Castrovillari, che precede di 6 lunghezze, e successivamente, a campionato concluso, sperare in un ripescaggio. I tifosi ,anche da ultimi in classifica, stanno dimostrando attaccamento alla maglia, presenza allo stadio e vicinanza al nuovo sodalizio al timone del club. L’ambiente si è ricompattato, è fiducioso e ha voglia di continuare a respirare calcio.