L'iscrizione è compiuta. La Fenice Amaranto, la nuova Reggina, ha chiuso la pratica in tempo, con la Figc che ha ricevuto finalmente la documentazione nella neonata società che rappresenterà il calcio in riva allo Stretto. Finiscono (si spera) le vorticose polemiche che, nelle ultime ore, hanno messo a rischio tutta la ripartenza, con la ripartenza che inizia ad assumere anche contorni definiti. La dirigenza sportiva sarà composta da Maurizio Pellegrino e Giuseppe Bonanno: uno sarà Direttore Generale e l’altro il Direttore Sportivo. Per entrambi il primo nodo da sciogliere sarà la panchina. 

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L’allenatore sarà il tassello fondamentale per la ripartenza. Il nome favorito è quello di Ivan Franceschini: le alternative, fin qui, hanno dato risposte più fredde che tiepide e per l’ex difensore potrebbe finalmente materializzarsi la grande occasione, dopo anni spesi fra settore giovanile e calcio dilettantistico locale.

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La Fenice che verrà

Capitolo squadra: alcuni movimenti mancano solamente dei crismi dell’ufficialità. Si dialoga con tanti ex, alcuni dei quali coinvolti anche da Massimo Taibi nel ritiro che ha preceduto il Consiglio di Stato. Antonino Barillà è uno dei papabili: nelle intenzioni di Fenice Amaranto, che punterà sulla territorialità delle scelte da compiere, sarebbe il capitano perfetto per la ripartenza.

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Il giocatore sta bene fisicamente e da anni vorrebbe tornare a indossare l’amaranto, con cui chiudere la carriera. Fra i potenziali cavalli di ritorno c’è anche Ciccio Salandria, che ha lasciato Reggio Calabria nell’anno della promozione in Serie B. Tanti giovani faranno parte dell’organico, come per esempio Alessandro Provazza, cresciuto negli ultimi anni al Centro Sportivo Sant’Agata.

Nei prossimi giorni fioccheranno le ufficialità, nel frattempo c’è una certezza, fondamentale: si giocherà la Serie D.