Stadio "Wanda Metropolitano" di Madrid, minuto 87 della quinta giornata della fase a gironi di Champions, in campo i padroni di casa dell'Atletico ospitano il Milan. I rossoneri sono a un passo dall'elimazione dalla competizione europea, ultimi in classifica con 2 punti e zero vittorie. Il calcio, però, a volte è in grado di scrivere belle storie e quanto accade in una sera di Novembre in terra spagnola è una di quelle

La favola di Messias al minuto 87

Dicevamo, minuto 87, dalla corsia sinistra il rossonero Kessie lascia partire un traversone che trova nel cuore dell'area di rigore Junior Walter Messias, giocatore brasiliano, classe 1991, che colpisce la sfera di testa: il pallone finisce alle spalle di Oblak, il portiere dei colchoneros. È il gol dell'1-0, la rete che permetterà al Milan di conquistare la prima vittoria in questa edizione della Champions, quella che consentirà alla squadra di Pioli di sperare ancora nel passaggio di turno, ma soprattutto è il primo gol di Messias in rossonero. «Junior Messias . scrive 'Opta' - ha segnato con la sua prima conclusione tentata con la maglia del Milan, alla terza presenza». 

Una rete che scrive un nuovo capitolo nella vita calcistica del giocatore brasiliano, una carriera che prima della scalata fino al debutto in Champions con il Milan, lo ha visto nella stagione 2015/2016, giocare e segnare nel campionato di Eccellenza piemontese con la maglia del Casale, 32 presenze e 21 gol. 

L'arrivo in Italia per lavoro 

Messias arriva in Italia nel 2011, lo fa per cercare lavoro e per ritrovare il fratello partito dal Brasile qualche anno prima. Da Belo Horizonte a Torino per lavorare come fattorino in un negozio di elettrodomestici e mantenere la moglie ed i due figli. Messias ha 20 anni, ed in Italia abbandona le sue ambizioni di diventare calciatore, in Brasile aveva giocato sempre a calcio, facendo la trafila nelle giovanili del Cruzeiro.

Le prime squadre in cui gioca in Italia

Nella città della Mole, gioca però a livello amatoriale con una squadra della comunità peruviana, iscritta ai campionati amatoriali Uisp. Un calcio, fatto di amici e semplicità, che nulla a che vedere con quello dei professionisti. Ma nel destino di Junior Messias c’è Ezio Rossi, ex calciatore del Torino che una sera durante una gara del campionato amatoriale lo nota e gli propone subito una squadra dilettantistica: Messias però rifiuta per questioni economiche. Ma Rossi insiste dopo qualche settimana: l’ex granata va ad allenare il Casale e porta il brasiliano con se.

Era il 2015. Il Casale vince il campionato e vola in Serie D, Messias è tra i protagonisti. La stagione successiva si trasferisce con il Chieri, con cui vince la Coppa Italia di Serie D. Poi nell’estate del 2017, la prima vera proposta che conta arriva dalla Pro Vercelli, che militava in Serie B, il club però non riesce a tesserarlo perché Junior non ha il passaporto da comunitario. Resta fermo per qualche mese prima di accasarsi a dicembre con il Gozzano, in D. Con i rossoblù è protagonista nelle due stagioni e mezzo che seguono: il Gozzano vince il campionato di Serie D e nel 2018/2019 centra anche la salvezza in Lega Pro. Nel gennaio del 2019 lo tessera il Crotone, che lo lascia però in prestito ai piemontesi.

Arriva il calcio che conta

Il suo esordio in serie B arriva nella stagione 2019/20 ed la sua prima rete con il Crotone il 29 dicembre: contro il Trapani realizza una doppietta. Suo anche il gol vittoria nel derby calabrese in casa del Cosenza. Il resto è storia recente, Junior Messias debutta in A il 20 Settembre 2020 e trova la sua prima rete il 25 ottobre nella sconfitta per 4-2 del Crotone a Cagliari. Con gli squali segnerà in totale fra A e B 15 reti in 70 presenze, poi nell'estate del 2021 il suo passaggio in prestito al Milan, che lo ha portato a vivere la notte da protagonista assoluto in Champions League contro gli spagnoli dell'Atletico. Da fattorino a decisivo in una partita della massima competizione europea per club. Che magica storia quella di Junior Messias. 

L'emozione di Messias

«Sono molto contento della prestazione e della vittoria - ha detto il brasiliano ai microfoni di Amazon Prime nel dopo il match - Avevamo bisogno della vittoria per essere ancora vivi. C'è tanto da lavorare ancora». Sul gol vittoria: «È stato d'istinto, ho seguito l'azione - ha detto Messias - e ho messo dentro tranquillo e sereno, di testa: quando sei tranquillo e sereno puoi fare grandi cose. È quello che mi è successo di più importante nella mia carriera. L'umiltà deve essere una costante. Non puoi abbatterti quando ci sono le critiche e non devi esaltarti quando ci sono i complimenti. Bisogna continuare con l'equilibrio giusto», ha poi concluso Junior Messias.