Le due squadre sono separate in classifica da 11 punti ma l'allenatore della formazione luzzese predica calma e concentrazione: «Troppo presto per pensare di chiudere un campionato alla seconda di ritorno»
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Nel girone A del campionato di Promozione si giocherà domani il big match che vede la capolista Rossanese fare visita alla DB Rossoblù, squadra che occupa il terzo posto in classifica e che ha un distacco di 11 punti dalla prima posizione occupata dai bizantini. Sulla carta, dunque, la sfida del "San Francesco" è da considerarsi come un bivio importante della stagione per entrambe le formazioni, anche se l'allenatore della squadra luzzese, Andrea Spinelli, non vuole sentire parlare di match decisivo.
«Penso che alla seconda di ritorno sia ancora troppo presto per pensare di chiudere un campionato - dice Spinelli al nostro network -. È normale comunque che in caso di vittoria contro di noi, la Rossanese si porterebbe ad un vantaggio molto cospicuo rispetto a quello che già ha. Da questo punto di vista - afferma il tecnico della DB Rossoblù - la loro mentalità è molto più tranquilla rispetto alla nostra».
Spinelli parla del cammino della Rossanese, invitando i suoi a mantenere la concentrazione: «Possono contare su un vantaggio importante in classifica e se hanno tutti questi punti e stanno facendo così bene bisogna solo applaudirli - afferma il tecnico -. Stare in testa e vincere tutte le domeniche non è facile. Noi ci auguriamo domani di arrestare questa corsa inarrestabile ma dobbiamo farlo con concentrazione, grinta e voglia di portare a casa il risultato» .
La DB Rossoblù dovrà fare i conti con le assenze, Spinelli anche in questo caso non fa drammi, anzi, invita il pubblico luzzese ad affollare i gradoni del San Francesco: «Al match contro la capolista ci arriviamo con qualche acciacco di troppo - afferma - ho qualcuno fermo ai box e quindi non siamo al completo come organico, però sicuramente venderemo cara la pelle perché ci teniamo a fare bella figura davanti al nostro pubblico. È una partita di cartello e sono sicuro che al San Francesco ci sarà il pubblico delle grandi occasioni».