Il ricordo della bella prestazione offerta a Bari la passata stagione magari può fungere da stimolo per la Vibonese. Domenica alle 17.30 i rossoblù sfidano, in trasferta, la vice capolista del campionato. Evidente la differenza di valori, con i pugliesi costruiti anche quest’anno per salire di categoria. Era così anche l’anno scorso, quando la squadra allenata da Modica sfiorò l’impresa, ribaltando l’iniziale vantaggio dei galletti con Taurino e Emmausso scatenati e micidiali. Poi finì 2-2, per quello che rimane un risultato significativo.

Domenica sarà sicuramente un’altra storia e un’altra sfida. Il Bari di Auteri sembra ancora più forte, anche se dall’altro lato c’è una Vibonese sicuramente meno spregiudicata, ma in grado ugualmente di colpire in qualsiasi momento. La gara di Teramo ha portato un punto in classifica e anche un punto nel morale e poi, in Puglia, il pronostico che è tutto dalla parte dei locali, sgrava magari di qualche responsabilità la Vibonese, che pertanto potrà giocare la partita con animo più sereno.

Da capire se Galfano riproporrà nuovamente la difesa a tre. Tutto dipende dall’eventuale recupero del capitano Redolfi, perché non sarà della partita Bachini: il difensore ha un dito della mano fratturato. Altrimenti si partirà con il 4-3-3, con Plescia terminale offensivo centrale, l’esperto Statella a spingere sulla sinistra, mentre dall’altro lato il preferito dovrebbe essere Berardi.

In mediana assente ancora Pugliese, mentre ci sarà Giorgio Tumbarello, che domenica scorsa si è sbloccato a Teramo: «Una bella soddisfazione a livello personale, perché è stata la prima rete in rossoblù, ma si è trattato anche di una gioia collettiva, perché abbiamo disputato una bella partita». Adesso c’è il Bari: «Non scopro certo io il valore della squadra pugliese, ma noi nulla abbiamo da perdere. Ce la giocheremo senza assilli, con la convinzione di poter conquistare un risultato utile».