Il presidente delle aquile calabresi è intervenuto durante la puntata di “11 in Campo”, il format calcistico ideato e condotto da Maurizio Insardà
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Il Catanzaro è entrato nella storia dopo l’ultima vittoria per 6 a 1 maturata contro il Potenza stabilendo, con i 51 punti conquistati, il record nel girone d’andata di Serie C. Sicuramente tutto ciò è merito della società che ha investito tempo e denaro per riuscire a riportare le aquile calabresi in cadetteria. I complimenti, con certezza vanno fatti al presidente del club Floriano Noto, che è intervenuto durante la puntata di “11 in Campo”, il format calcistico di LaC ideato e condotto da Maurizio Insardà.
L’imprenditore catanzarese ci tiene però a estendere i meriti «un po’ a tutto lo staff, ai direttori e all’allenatore Vivarini. Noi presidenti è vero mettiamo la passione, mettiamo i soldi come si suol dire, però poi le scelte tecniche sono loro. Da quando è arrivato Foresti, gli ho detto che avrei voluto costruire un progetto serio in 2-3 anni». Che poi ha continuato: «Quest’anno all’inizio abbiamo fatto una riunione, Vivarini ha dato delle indicazioni molto precise sulle caratteristiche dei giocatori che voleva. Io ho cercato solo di accontentarli insomma, cioè di fare il massimo».
«L'andamento di questa prima parte di stagione sicuramente non me l’aspettavo, sono felicissimo anche se dico sempre ai miei collaboratori stretti, al mister e a qualche ragazzo che vedo in allenamento che per me quello che è stato fatto è ancora poco. Porto sempre come esempio l'annata dell'Alessandria che a poche settimane dalla fine era a 12-13 punti e poi ha perso il campionato», ha continuato Noto che ci tiene a precisare per lui «l'obiettivo finale è il campionato. Le statistiche sicuramente fanno piacere, ma è chiaro che dobbiamo stare tutti con i piedi per terra. È un po’ come in una guerra: abbiamo conquistato una parte di territorio ma ora dobbiamo conquistare il resto».
Se i meriti da attribuire al presidente sono tanti, non meno sono quelli da assegnare all’allenatore Vivarini che ritiene che «il mister è una persona eccezionale, abbiamo un rapporto splendido anche sul piano personale. Ha un grande equilibrio, grandi competenze. Mi chiedo come faccia a stare in Serie C, certo mi auguro che presto si possa salire insieme».
Poi Noto fa un’analisi sul la situazione generale del campionato: «Dietro abbiamo una squadra che sarebbe primissima nel girone A e nella stessa posizione anche se con meno punti nel girone B, sta correndo anche bene il Crotone. Io penso che nel girone di ritorno più che lo scontro diretto coi rossoblù, credo che si ce lo giochi più con tutte le altre squadre, che diciamo sono potenzialmente inferiori alle nostre e perché quando vai a giocare lì si rischia un po’ di sottovalutare la partita». E poi: «Col Crotone è vero che sarà la partita clou, ma è pur vero che sono sempre solo tre punti, se poi prendi sottogamba le altre gare che saranno 18 e tolta quella col Pescara saranno 17, rischi di affrontarle non con grande temperamento, non con grande attenzione e si possono perdere punti per strada. Devo dire la verità ho più paura di affrontare queste squadre più piccole rispetto a Crotone e Pescara».
Il presidente giallorosso ha concluso ringraziando i tifosi che, nel match andato in scena domenica scorsa, hanno commemorato Massimo Capraro, il giovane morto in un incidente nel ’94, al quale la curva ovest è intitolata, e Sinisa Mihajlovic, il campione e allenatore serbo morto prematuramente a causa dell’aggravarsi di un tumore. «Hanno fatto una coreografia bellissima, li ringrazio pubblicamente, perché anche loro fanno sacrifici per venirci a seguire in trasferta soprattutto in questo momento storico-economico. Spendere dei soldi per il Catanzaro gli fa onore».
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