Tra sogni e obiettivi l'allenatore della squadra cosentina parla del momento positivo dei suoi: «La strada è ancora lunga, dobbiamo stare con i piedi per terra». E sulla regola degli under: «Se a 16 anni si è forti si deve giocare a prescindere»
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Tre vittorie nelle prime tre partite di campionato, 7 gol fatti e 1 subito. Numeri da capogiro, che assumono un peso specifico maggiore considerando il fatto che arrivano da una formazione neo promossa ma già “temibile” e "terribile": la Soccer Montalto.
«Siamo partiti alla grande – ci dice Andrea Pignataro, allenatore della formazione cosentina - non potevo chiedere di meglio ai miei ragazzi». Il tecnico della squadra che gioca le gare interne a Settimo di Montalto Uffugo, tiene però a bada gli entusiasmi e nonostante l’avvio a razzo predica calma: «Dopo così poche partite sentirci favoriti sarebbe un grande errore – afferma magari con un pizzico di scaramanzia - sicuramente ci fa piacere stare lì e vogliamo continuare a lavorare sodo per stazionare nelle zone alte». Ed ancora: «La strada è ancora lunga quindi dobbiamo stare con i piedi per terra e pensare domenica per domenica, anche perché ci sono 6-7 squadre che possono tranquillamente vincere il campionato».
Nel giro di due stagioni sportive, la società del presidente Danilo De Rose, nata nel 2020, è riuscita a raggiungere la Promozione dopo un solo anno in Prima Categoria, considerando anche il fatto che il campionato 2020/2021 fu annullato dopo 6 giornate a causa del Covid (la Soccer era al comando). Una scalata in poco tempo frutto anche di un’organizzazione maniacale: «Il segreto della Soccer Montalto – dice Pignataro - è che alla base abbiamo una società solida, seria ed organizzata con persone che lavorano quotidianamente con il cuore e non per lucro. Qui si fa calcio con passione e programmazione e non si vive di solo risultati o di vittorie».
Tra i “segreti” della società montaltese anche un settore giovanile curato nei minimi dettagli e diretto dall’ex giocatore del Cosenza e del Napoli Luca Altomare. Molti dei calciatori della “cantera” sono finiti in prima squadra, sicuramente un vanto per una società di calcio: «Noi abbiamo un settore giovanile importante – conferma l’allenatore della Soccer - è il nostro obiettivo primario è di valorizzare i nostri ragazzi».
E sulla regola dell’under Pignataro ha il suo personale parere: «Credo che dovremmo avere più coraggio a lanciare i ragazzi e avere pazienza, io toglierei proprio l’obbligo degli under. Non è bello mandare in campo ragazzi, magari ancora non pronti, solo perché si è “obbligati” a farlo. Sarebbe giusto, invece, che si vada avanti solamente per meritocrazia e se un ragazzo di 16 anni merita di giocare in prima squadra è giusto che giochi».
Tra sogni e obiettivi Andrea Pignataro ci parla anche del suo futuro da allenatore: «Io sono cresciuto nella Soccer Montalto e per me è questa casa. La Soccer è molto di più di una squadra, quindi ad oggi non riuscirei a vedermi altrove». E se più in là dovesse arrivare un'altra chiamata, magari in Eccellenza? «Il mio sogno – risponde Pignataro - è sicuramente crescere insieme la Soccer Montalto».