HIGHLIGHTS | I rossoblù di Zaffaroni superano nella ripresa quelli di Modesto che non avevano demeritato. Marulla sold-out e in delirio per la squadra
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Zaffaroni dopo i sette minuti di recupero, quasi otto, abbandona subito il rettangolo di gioco e lascia la scena ai suoi calciatori. L’entusiasmo del pubblico contagia ogni singolo calciatore del Cosenza. Il derby è dei Lupi che battono un Crotone volitivo, che c’ha provato, ma senza il giusto mordente. Modesto, che aveva chiesto di essere più provinciale dei cugini, è stato accontentato parzialmente. A mordere il freno e a pescare il jolly nella ripresa sono stati Rigione e compagni. Una prodezza, quella di Carraro, che ha reso onore al sold-out fatto registrare all’ombra della Sila.
Cosenza-Crotone: Modesto cambia, Zaffaroni no
Zaffaroni tiene fede alle parole della vigilia e manda in campo la formazione titolare. Nessuna sorpresa a differenza di Modesto che panchina il portiere Festa e dà spazio a Contini. In avanti Kargbo fa coppia con Benali alle spalle di Mulattieri. Tra gli esclusi eccellenti anche Maric e Mogos, al posto del quale c’è Giannotti. Si sfidano due mentalità opposte: i rispettivi tecnici sono profeti di religioni tattiche differenti. Quadrato e concreto l’uno, dinamico e più offensivo il trainer pitagorico.
Crotone col pallino del gioco
Il copione, dopo una fiammata iniziale di Caso, vede il Crotone dettare i ritmi del gioco e fare la partita. Il Cosenza si difende con ordine e neutralizza ogni tentativo di imbucata per Kargbo (tra i migliori). Palmiero da un lato e Benali dall’altro, in posizione diversa, sono le menti del gioco. Le velleità degli ospiti si infrangono contro la Linea Maginot dei Lupi, i padroni di casa non ripartono a dovere e stanno bassi. Non è una brutta partita, ma mancano le bollicine. L’unico sussulto alla mezzora con Benali che calcia su Mulattieri da posizione molto invitante.
Cosenza-Crotone: esplode il Marulla
Restano negli spogliatoi Caso (non al meglio) e Sy (insufficiente), al loro posto spazio a Millico e al capitano Corsi. L’ex Torino al 12’ apparecchia l’occasione più ghiotta. Trova spazio sulla destra e crossa basso per Vaisanen che arriva da casa sua come un treno. Il fendente sarebbe imparabile senza la deviazione che strozza in gola l’urlo a tifosi. La risposta al 25’. Estevez pesca sul secondo palo Benali che calcia di prima intenzione. Vigorito dice di no, ma poi il Marulla esplode. E’ il 34’ quando Eyango si procura una punizione dai trenta metri e Carraro, sornione, si avvicina al luogo incriminato. La sua parabola è un inno al gioco del calcio che ha lo stesso effetto della benzina sul fuoco. Lo stadio del Cosenza si trasforma in un catino, al triplice fischio finale in una bolgia.
Cosenza-Crotone: il tabellino
COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Vaisanen; Situm, Carraro, Palmiero, Boultam, Sy (1' st Corsi); Gori, Caso (1' st Millico). A disp.: Saracco, Matosevic, Minelli, Venturi, Pirrello, Vallocchia, Gerbo, Eyango, Kristofferson, Pandolfi. All.: Zaffaroni
CROTONE (3-4-2-1): Festa; Nedelcearu, Canestrelli, Paz; Giannotti (33' st Mogos), Estevez, Vulic (33' st Zanellato), Molina (15' st Sala, 46' st Oddei); Benali, Kargbo (15' st Maric); Mulattieri. A disp.: Contini, Cuomo, Visentin, Donsah, Schirò, Mondonico, Saro. All.: Modesto.
ARBITRO: Chiffi di Padova
MARCATORI: 32' st Carraro (Cs)
NOTE: Spettatori 8000 circa. Ammoniti: Giannotti (Kr), Sy (Cs), Benali (Kr), Canestrelli (Kr), Zanellato (Kr). Angoli: 4-1 per il Crotone. Recupero: 1' pt - 7' st