Il 2024 non cambia il cammino del Cosenza, che perde anche a Cremona e che rimanda l’appuntamento con la vittoria. Sabato prossimo al Marulla arriverà il temibile Venezia che ne ha rifilati cinque alla Sampdoria. Allo Zini i rossoblù maledicono la cattiva sorte, considerato che in piena zona Cesarini colpiscono due legni e non riescono a riportare il match sui binari della parità. Pur soffrendo in avvio dei due tempi, gli uomini di Caserta pagano oltre il dovuto il gol di Antov che regala i tre punti ai lombardi.

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Cosenza coriaceo dopo un avvio difficile

Alla lettura delle formazioni trova concretezza quanto paventato nei giorni scorsi: il ritorno alla difesa a quattro per i rossoblù. Gioca subito Camporese in coppia con Venturi, mentre in attacco Tutino è coadiuvato da Marras a destra e da Mazzocchi a sinistra. Stroppa non si discosta dal suo 3-5-2 e in avanti si affida principalmente a Massimo Coda, bomber rimasto a secco per il settimo incontro di fila.

Proprio il centravanti, tuttavia, scalda subito i guantoni di Micai. Più in generale, l’avvio dei padroni di casa è veemente. Zanimacchia al 6’ coglie in pieno un palo svettando più alto di tutti su un cross di Ghiglione, ma per i primi quindici minuti va in scena un assedio vero e proprio. Sarebbe finito male per i calabresi se nuovamente il portiere ospite non si fosse opposto alla grande ad un mancino di Vazquez. Esaurito il momento di spinta, però, il Cosenza prende coraggio e si fa vedere un paio di volte dalle parti di Jungdal seppur senza rendersi particolarmente pericoloso

Antov prende l’ascensore

Stroppa rivoluziona la squadra nell’intervallo lasciando negli spogliatoi Coda e Ghiglione. Entrano Tsadjout e l’amatissimo ex Okereke che compongono la nuova coppia d’attacco. La trazione è nettamente offensiva e serve ancora il miglior Micai per impedire al Mudo Vazquez, arretrato a centrocampo, di concretizzare in oro un fendente dalla distanza. Stesso discorso per Jungdal che nega la gioia personale a Zuccon dopo una discesa dirompente di Cimino. Gli spazi per i contropiedisti dei Lupi ci sono e Marras prova ad imboccare le autostrade che i grigiorossi lasciano libere

In un match bloccato, come spesso avviene, il grimaldello sono i calci piazzati. Allora Vazquez pennella dalla bandierina, Antov sovrasta Venturi e gonfia la rete sotto la curva amica. Una doccia fredda per Caserta che a meno di un quarto d’ora dalla fine pregustava di tornare a casa con un punto a margine di un’onesta partita. L’occasione per il pari, doppia, arriva al 90’. Marras si accentra e impegna il portiere ospite, Collocolo spazza ma calcia addosso al furetto ospite. La palla si impenna e sbatte sulla traversa, così come una zuccata di Crespi centra il palo. Il tredicesimo e il quattordicesimo legno stagionale fanno calare il sipario sullo Zini.

Il tabellino di Cremonese-Cosenza

Cremonese-Cosenza 1-0
CREMONESE (3-5-2): Jungdal; Antov, Ravanelli, Bianchetti (33' st Lochoshvili); Ghiglione (1' st Okereke), Collocolo, Castagnetti, Zanimacchia (40' st Quagliata), Sernicola; Vazquez (44' st Majer), Coda (1' st Tsadjout). A disp.: Brahja, Saro, Rocchetti, Della Rovere, Abrego, Ciofani, Afena-Gyan. All.: Stroppa
COSENZA (4-3-3): Micai; Cimino (29' st Rispoli), Camporese, Venturi, D'Orazio (17' st Frabotta); Praszelik (38' st Florenzi), Calò, Zuccon (17' st Voca); Marras, Tutino, Mazzocchi (38' st Crespi). A disp.: Lai, Marson, Castelnuovo, Meroni, Fontanarosa, Viviani, Zilli. All.: Caserta
ARBITRO: Tremolada di Monza
MARCATORI: 31' st Antov (Cr)
NOTE: Spettatori 8.337 con 658 tifosi del Cosenza. Ammoniti: Ravanelli (Cr), Praszelik (Cs), Venturi (Cs), D'Orazio (Cs), Collocolo (Cr), Florenzi (Cs), Camporese (Cs), Okereke (Cr). Angoli: 10-2 per la Cremonese. Recupero: 0' pt - 6’ st