Una mazzata. Una mazzata di intensità ancora maggiore di quanto Eugenio Guarascio potesse aspettarsi. La penalizzazione di 4 punti inflitta oggi pomeriggio al Cosenza non può essere derubricata a un incidente di percorso, essere addossata completamente a Roberta Anania, la dirigente che è stata rimossa dallincarico che ricopriva. Il messaggio fatto filtrare da via degli Stadi è: «Ha sbagliato lei ed ha pagato». Ma che errore è stato commesso per essere deferiti dalla Covisoc e poi stangati dal TFN «per violazioni di natura amministrativa»? La domanda è legittima e non cè alcun dubbio che alla prima occasione verrà posta al patron o al direttore generale Beppe Ursino. Una risposta, se non altro per lamore che la piazza manifesta in ogni occasione, va data. E va data anche in maniera esaustiva, senza dribbling. Lo scaricabarile regge fino alla curva, poi si alimenterebbero ulteriori malesseri.

Leggi anche

 

Il Cosenza farà ricorso contro la penalizzazione di 4 punti. Contesta «l’estrema rigidità della decisione assunta» e derubrica il tutto a «meri errori formali, oggetto di immediata risoluzione da parte della Società stessa». Insomma, Guarascio è certo di far valere «con estrema fermezza la fondatezza delle proprie ragioni nei successivi gradi di giudizio». Al netto del vittimismo che emerge dalla nota diffusa alla stampa, ma è una costante di ogni squadra quando riceve una sanzione, il secondo quesito riguarda le aspettative che il club aveva sullargomento. Si aspettava una penalizzazione? Se sì, come mai non si è consegnata per tempo a Massimiliano Alvini una compagine pronta per far fronte alla peggiore delle ipotesi? Lallenatore, nessuno può affermare il contrario, ha folgorato i tifosi dei Lupi un po come Cristo fece con San Paolo sulla via per Damasco. Il bottino azzerato dalla scure della Covisoc è per larga parte merito suo, abile ad amalgamare un organico con evidenti lacune facendolo rendere alla grande. Alla grandissima, circoscrivendo il campo ai primi 180 minuti. I tifosi del Cosenza sono nati per soffrire (iconica a riguardo una vecchia fanzine degli ultrà, ndr) e se il tecnico non ama la comfort zone è nel posto giusto. Il ruolo di Mr Wolf nel leggendario Pulp Fiction gli calza a pennello.

Nei precedenti campionati disputati dal Cosenza di Guarascio in Serie B, un -4 sarebbe costato quasi sempre la retrocessione, in un caso si sarebbero disputati i playout, in un altro sarebbe stato ininfluente. 

Basta questo a dare dimensione dalla gravità della penalizzazione e di come ogni altro passo falso in termini di comunicazione possa alimentare ulteriore scoramento in seno alla tifoseria. Le gestioni riguardanti i prezzi delle curve, della squadra femminile, della vicenda lupacchiotti hanno innescato sul web un turbinio di polemiche che hanno polarizzato ancora di più lo scontro, ormai decennale, tra fazioni di guarasciani e di antiguarasciani. Due tifoserie allinterno del popolo dei Lupi. Questa la terza domanda, cari presidente e direttore Ursino, come pensate di mettere un punto a questo stillicidio?