Nella finale playoff i lupi firmano il doppio vantaggio, poi subiscono il ritorno toscano che si ferma sul gol di Marotta. Nel finale il tris di Baclet
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Che bellezza il calcio. Quindici anni dopo il Cosenza si riprende la Serie B. Lo fa al termine di una stagione che chiamare clamorosa è dire poco. Iniziata come peggio non poteva con Gaetano Fontana in panchina e l’incubo retrocessione nelle notti agostane e settembrine dei tifosi. Conclusa con Piero Braglia al timone. Davanti a 10 mila tifosi. Nella finale playoff vinta contro il Siena. A Pescara. In quello stesso stadio in cui 27 anni fa Gigi Marulla asfaltava la Salernitana e salvava il Cosenza dalla retrocessione in Serie C. La categoria abbandonata nella notte dell’Adriatico targata 16 giugno 2018. Una data entrata di diritto nel libro di storia del club silano. Come le reti di Mirko Bruccini e Gennaro Tutino. La gioia dei tifosi al doppio vantaggio. L’ansia dei supporters al gol su rigore di Marotta che al minuto 73’ aveva riaperto il match. La disperazione degli stessi al tris mancato sull’asse Calamai-Tutino e la felicità al terzo timbro firmato invece da Baclet. L’attesa, interminabile, del triplice fischio. E quando arriva è tripudio rossoblu. Il Cosenza è in Serie B. Che bellezza il calcio.