Il Catanzaro impatta 2-2 sul campo della Carrarese, nella trentatreesima giornata del campionato di Serie B, e allunga a tre la striscia di partite senza vittoria e con un solo successo nelle ultime sei gare.

Un andamento, quello dell'ultimo mese, non ha comunque compromesso i play off e con il sesto posto ancora ben saldo. La formazione di Caserta ribalta l'iniziale vantaggio di Cherubini grazie alle reti di Compagnon (assist di Iemmello) e Pittarello ma, a nove minuti dalla fine, vengono ripresi da Shpendi.

Una gara dalle due facce

A parlare della gara, e di questo rush finale, è il numero 10 giallorosso Jacopo Petriccione, ospite di “11 in Campo”, la trasmissione sportiva di LaC Tv  condotta da Maurizio Insardà: «Inizio col dire che il campionato è difficile e le squadre adesso ci affrontano in maniera diversa. Sappiamo sicuramente di trovare delle difficoltà come, per esempio, il primo tempo giocato contro la Carrarese. Loro infatti sono riusciti a segnare anche se c'è da dire che lo hanno fatto su un errore nostro. Nei secondi tempi, però, esce la nostra qualità proprio come a Carrara, e tengo a dire che sono tutti schemi provati e che ci esaltano perché siamo una squadra a cui piace palleggiare e quando riusciamo a esprimere il nostro gioco, allora diventiamo davvero pericolosi».

Rush finale

Cinque giornate al termine del campionato e con un calendario che per le Aquile non è proprio semplice a partire dal prossimo turno contro il Mantova e poi Palermo, Juve Stabia e Sampdoria per chiudere poi contro il Sassuolo primo in classifica: «Siamo stati bravi a crearci questa classifica e vogliamo mantenerla. Le ultime partite saranno difficili, a partire dal Mantova dal momento che sta lottando per la salvezza. Noi però non dobbiamo cambiare il modo di lavorare e dovremo cercare di portare più punti possibili per assicurarci questi play off».

Ostacoli superati

Un'annata senza dubbio positiva la sua e che suona anche come una sorta di rivincita personale dopo le difficoltà passate: «Passare dalla Serie A alla Serie C nell'arco di un anno non è stato facile, inoltre sentivo dire qualcuno che ero in fase calante. Purtroppo quando nel calcio sbagli un anno poi vai nel dimenticatoio, ma grazie a mia moglie sono riuscito ad alzarmi. Devo anche dire grazie al Catanzaro perché ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di essere me stesso».

Un ruolo chiave

Un ruolo anche determinante il suo, fulcro del gioco di molte squadre. Il mediano infatti è cruciale per le geometrie tattiche e allora ecco a chi si ispira Petriccione e chi possono essere i più forti della categoria: «Durante la mia giovinezza guardavo le giocate di Andrea Pirlo e ne ero affascinato, dunque mi ispiravo a lui. Quanto alla Serie B di quest'anno, tra i migliori in questo ruolo ci sono Esposito e Castagnetti, quest'ultimo in forza alla Cremonese e secondo me il più forte del campionato nel suo ruolo».

Panoramica generale

Infine una panoramica generale sul campionato cadetto: «Sono tanti anni che faccio questa categoria e i pronostici vengono puntualmente ribaltati, per esempio nessuno avrebbe messo il Pisa al secondo posto e ciò fa capire la bellezza di questo campionato. Per organico e rosa le più importanti sono quelle che stanno davanti, ma la bellezza di questa categoria è che le partite devi giocarle».