Nella scorsa giornata (25esima) del campionato di Promozione A , la vittoria del Cassano Sybaris in casa della capolista Rossanese è arrivata a sorpresa. I biancazzurri sono riusciti a compiere una vera e propria impresa: nessuna squadra era infatti riuscita ad espugnare lo "Stefano Rizzo" in questo campionato. «Ci voleva questa vittoria - ha detto ai nostri microfoni il portiere del Cassano Sybaris Nicolas Selleslagh, dopo il successo ottenuto in casa dei bizantini -  non vincevamo da troppe partite e tutto era diventato più difficile. Per fortuna sono arrivati questi 3 punti contro la capolista in una partita che sapevamo fosse difficile». 

Il successo del Cassano Sybaris in casa della Rossanese è frutto di una prova fatta di sacrificio, costanza e tanta grinta messa. Con la squadra allenata dall'argentino Edgardo Gabriel Martini che ha potuto contare anche su tante parate provvidenziali di Selleslagh, come quella nel finale di match quando è volato all'incrocio intercettando il preciso calcio di punizione calciato da Sifonetti. «Sono stato bravo - afferma l'estremo difensore argentino - cosi come lo sono stati i miei compagni nel corso della partita. Si vince e si perde sempre insieme».

Il Cassano Sybaris, a cinque turni dalla conclusione del campionato,  in classifica si trova a ridosso della zona play off con 37 punti, in ritardo di 5 lunghezze dalla quinta posizione occupata dal Trebisacce. Gli uomini di Martini prima del successo ottenuto in casa della Rossanese erano a secco di vittorie dalla 18esima giornata, quando si imposero 3-1 sulla Soccer Montalto. Un'iniezione di fiducia in vista del rush finale di un torneo difficile che vede il Cassano Sybaris poter vantare la seconda migliore difesa del campionato, insieme al Trebisacce, con 22 gol subiti. Meglio ha fatto solo il Campora con 18 reti al passivo.

Una difesa (quasi) bunker anche grazie alle prestazioni dell'italo argentino, alla sua seconda stagione tra le fila del Cassano: «Qui mi trovo bene - ci ha detto Selleslagh - nonostante la distanza con la mia famiglia a Cassano ho trovato accoglienza». E sulla differenza tra il calcio argentino e quello italiano, il portiere sudamericano ha le idee abbastanza chiare: «In Argentina il calcio è meno tattico di quello italiano - afferma - ma qui in Calabria ho trovato un torneo dove ci sono tanti calciatori esperti. Non è stato facile abituarsi a categorie come l'Eccellenza e la Promozione».