Alcune volte non serve ricominciare ma proseguire quanto di buono è stato fatto. Il Bocale insegue il sogno e l'entusiasmo in vista di questa stagione che, in un certo senso, farà da ponte per quello che si sta facendo e a quello che poi si realizzerà (ovvero il campo sportivo). Il club biancorosso comunque è pronto ad affrontare un'altra annata calcistica, e lo fa da campione in carica della Coppa Italia.

Gli obiettivi e i lavori al campo

Ieri sera, nell'affascinante locale Fragomeni Bistrot (sponsor della squadra) e posto al centro del corso di Reggio Calabria, si è tenuta una sorta di reunion con la presenza di alcuni degli esponenti più alti della società. Su tutti c'era il presidente Filippo Cogliandro che riparte da una base ben precisa, tenendo d'occhio però le ambizioni per quest'anno: «Il nostro obiettivo è quello di fare bene, poi si vedrà. Neanche l'anno scorso avevamo programmato di vincere la Coppa Italia però si sa, l'appetito vien mangiando e vincerla è stato un sogno. Quest'anno vogliamo senz'altro fare bene ma, prima di tutto, punteremo a salvare la categoria visto il problema dello stadio». Il Bocale infatti, almeno per quest'anno, sarà nomade della domenica in attesa del completamento dei lavori: «Cercheremo di cambiare le abitudini delle partite in casa - continua Cogliandro - visto che giocheremo a Melito. Abbiamo allestito una squadra fisica oltre che qualità, forse un po' più qualità rispetto allo scorso anno con ragazzi che vengono da esperienze calcistiche importanti come ad esempio Fabio Meduri che vanta più di 250 partite tra i professionisti». Bisognerà adeguarsi dunque, con tutti i pro e i contro del caso per quel che riguarda il campo: «Quanto ai Pro - afferma il patron biancorosso - è che andiamo in un campo come Melito che ha fame di calcio e dunque può essere un incentivo di voglia in più per noi, mentre i contro è il fatto di allenarsi altrove. Noi ci cimenteremo con città vere e proprie come Rossano, Gioia Tauro, Palmi, Castrovillari quindi sarà dura. Raggiungiamo la salvezza, poi vedremo se sarà possibile toglierci qualche soddisfazione».

Cuzzola, importante ingresso societario

I volti nuovi, però, non sono sol all'interno del rettangolo di gioco ma anche in dirigenza come ad esempio Francesco Cuzzola. Quest'ultimo, come Cogliandro, avrà il ruolo di presidente e sposa la causa biancorossa dopo che ci è stato più volte vicino nelle scorse stagioni: «Finalmente siamo pronti perché tra dieci giorni scenderemo in campo per la Coppa Italia e con in testa tanti buoni propositi. Entro anche io in società dopo una serrata corte di Pippo Cogliandro che durava ormai da anni e quest'anno, alla fine, ci sono state le condizioni affinché potessi abbracciare in toto la causa biancorossa. L'auspicio è quello di far divertite e creare valore nel territorio, ma soprattutto creare positività e allegria. La squadra è ben allestita con un bel mix di giocatori esperti e giovani talentuosi». E ancora: «Sarà un campionato difficile con tante squadre competitive. Lo vedo come una mini-Serie D».

Fragomeni, sponsor e passione

Come detto, la reunion biancorossa si è tenuta al Fragomeni Bistrot, sponsor del club e gestito dal giovane Francesco Fragomeni. Una passione per il calcio, peraltro, vissuta in maniera diretta dallo stesso Fragomeni poiché vanta un passato da calciatore anche nell'Avellino: «Questa con il Bocale è stata un'unione nata tanti anni fa e devo dire che tutte le promesse fatte sono state dimostrate sul campo, con Filippo Cogliandro inoltre mi lega una profonda amicizia e quando posso vado sempre allo stadio a vedere la squadra e ritrovare vecchi amici». Un progetto che va oltre il calcio, come afferma lo stesso: «Una cosa in comune con questo club è che abbiamo intrapreso un progetto di crescita cercando di fare il meglio per la città e facendo conoscere anche i prodotti del territorio».