Intenso e ricco di emozioni, anche se non sempre positive. L’anno che sta per chiudersi ha regalato tante svolte alla Reggina, sia sul campo che fuori. Riavvolgiamo il nastro degli ultimi 365 giorni in amaranto.

Dal baratro alla risalita

L'avvio di 2022 è terribile per la squadra allora di Domenico Toscano. Le difficoltà e le sconfitte in serie fanno precipitare in classifica la Reggina. Dopo il ko di Monza, l'allenatore di Cardeto viene esonerato: al suo posto arriva Roberto Stellone. L'impatto dell'ex Frosinone è devastante: dopo il ko a Terni all'esordio, arriva una vittoria con il Crotone che interrompe un'emorragia di oltre due mesi senza vittoria. A decidere il derby calabrese è il gol di Montalto: da 50 metri infila la porta pitagorica, sarà il gol dell'anno amaranto.

Le settimane passano, la Reggina risale la classifica. Inizia, però, a preoccupare una situazione societaria che si fa sempre più meno stabile. Dopo il match con il Crotone, infatti, il presidente Gallo accusa un malore che impedisce alla società di rispettare alcune scadenze fiscali, che faranno scattare dei punti di penalizzazione. L'ambiente inizia a non nascondere il suo scetticismo, malgrado i tentativi di rassicurazione da parte dei vari De Lillo e Iiriti, che poi lascerà dopo qualche settimana. L'ambiente sembra elettrico, nonostante un percorso sportivo che porta il redivivo Ménez e compagni a ridosso dei playoff.

Nuvole...

In una conferenza stampa, il rientrante Gallo annuncia l'esistenza di un debito ingente con l'Agenzia delle Entrate: ci sono in ballo oltre 10 milioni di euro. La stagione volge al termine con una salvezza abbastanza incolore, la partita si sposta dal prato verde agli uffici del club: ci sono da produrre gli incartamenti per l'iscrizione al campionato 2022-2023. L'aria, però, non sembra buona e il 5 maggio 2022, a poche ore dall'ultima partita dell'annata 2021-22, arriva l'arresto per Luca Gallo, accusato di autoriciclaggio e omesso versamento dell'Iva.

La situazione inizia a precipitare e sembra poter finire con lo scenario peggiore. I giorni passano, le trattative e gli interessamenti nei confronti del club arrivano ma sono timidi.

...e raggi di sole

La svolta arriva a metà giugno e porta il nome e lo sguardo sorridente di Felice Saladini. È lui ad accollarsi una quantità di debiti importante, salvando e iscrivendo la Reggina al campionato successivo di Serie B.

Arrivato da Lamezia, il giovane imprenditore non gode sin da subito della grande simpatia della tifoseria, leggermente diffidente dopo la traumatica fine dell'era Gallo. C'è tanto da costruire e, allora, Saladini, uno di poche parole ma tanti fatti, si presenta così: arriva Marcello Cardona, ex arbitro e questore, come Presidente, ritorna Gabriele Martino come Direttore generale, ma sopratutto nomina Pippo Inzaghi come nuovo allenatore della Reggina. Una mossa clamorosa, quando era praticamente chiuso l'accordo con Stellone per il rinnovo di contratto. L'ex campione del Mondo firma un triennale con la società dello Stretto, presentandosi con tanta grinta e determinazione il 15 luglio a Reggio Calabria, giorno in cui vengono svelati i calendari di Serie B proprio in riva allo Stretto.

Esordi

Nemmeno un mese dopo, Inzaghi e i suoi ragazzi sono in campo: a Marassi sfida alla Samp in Coppa Italia. La Reggina gioca bene ma perde 1-0, nonostante i pochi giorni di lavoro alle spalle. Una settimana dopo arriva l'esordio: a Ferrara gli amaranto dominano, superando la Spal 3-1. Dopo il ko di Terni, arriva il debutto stagionale al Granillo: davanti a 11mila persone è 4-0 al Südtirol. Ménez, posto al centro del progetto, e compagni entusiasmano: arrivano vittorie in serie, contro Palermo, Pisa e Cittadella. Gli amaranto si arrampicano fino al primo posto della classifica di Serie B, elettrizzando una città e il suo popolo che inizia a seguire la squadra in massa.

Le trasferte oceaniche diventano un habitué, la Reggina, nonostante una lieve flessione a ottobre, non perde mai i primissimi posti della classifica. Le soddisfazioni continuano a fioccare: il 3-0 al Cosenza è una cartolina, così come il 2-1 sul Genoa. Vince tanto, Inzaghi, anche in trasferta. Si mettono in mostra i giovani Fabbian e Pierozzi, chiamati da Mancini per uno stage in Nazionale.

La ciliegina sulla torta arriva sotto Natale: al Granillo torna a giocare l'Inter, in un'amichevole regalata alla città dalla società. In un Granillo da 15mila spettatori i nerazzurri vincono 2-0, facendo comunque fare una bella figura alla Reggina.

Le buone notizie arrivano anche fuori dal campo: Saladini annuncia il deposito del ricorso per l’accordo di ristrutturazione del debito relativo alle stagioni precedenti al Tribunale di Reggio Calabria. Poi, alla cena di Natale si alza ulteriormente il tiro, con l'ammissione dell'intenzione di voler rifare il Granillo.

Il 2022 si chiude così: un vortice di emozioni chiuso con un crescendo di soddisfazioni, nella speranza che il 2023 regali a città e tifosi la concretizzazioni di progetti e propositi straordinari.

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