Il bomber autore di una tripletta nello scorso turno del campionato di Serie B contro la Samp è intervento durante la puntata del format calcistico 11 in Campo: «Non possiamo permetterci tutti questi pareggi, ma livello di prestazioni, a parte due o tre gare, abbiamo sempre fatto bene»
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Un re che diventa eterno nella giornata di Marassi. Già, perché nel pirotecnico pareggio del Catanzaro in casa della Sampdoria nel quindicesimo turno del campionato di Serie B c'è, indiscutibilmente, la firma di Pietro Iemmello. Il re giallorosso timbra infatti una tripletta che, anche se non basta per la vittoria, serve innanzitutto a portare a casa un punto che consente alla squadra di Caserta di fare un altro passettino in avanti verso l'obiettivo salvezza. Ed è proprio il trascinatore catanzarese a parlare della gara e del cammino giallorosso durante la trasmissione di LaC News24 condotta da Maurizio Insardà e in onda ogni lunedì sera alle 21.30 “11 in Campo”.
«Sicuramente c'è rammarico anche per come si era messa la partita. Sul 3-2 ha pesato l'espulsione e la Samp è riuscita a pareggiare – ha affermato il capitano giallorosso -. I tre gol mi fanno piacere ma hanno un sapore diverso perché non dimentichiamo che abbiamo fatto 11 pareggi e questo sta diventando un peso perché la vittoria inizia a mancare. Ovviamente, come ho più volte detto, quando si cambia tanto c'è bisogno di tempo e rispettare il percorso. Amalgamare tanti giocatori nuovi non è semplice e bisogna anche capire le qualità del calciatore nuovo».
Un buon Catanzaro dunque ma, come accennato, con qualche X di troppo: «Devo dire che a livello di prestazioni, a parte due o tre gare, il Catanzaro ha sempre fatto la sua partita. Certamente non possiamo permetterci tutti questi pareggi. Per dare valore a tutti questi pari bisogna tornare a vincere perché altrimenti si fa fatica, con una sconfitta si rischia di andare giù, di impelagarsi».
Tra i tre gol, risulta anche il cucchiaio su calcio di rigore. Ecco come lo ha raccontato re Pietro: «Il cucchiaio? non l'ho preparato ma è stato istintivo e dettato dal momento della partita, perché loro avevano fatto il 2-1 e lo stadio iniziava a spingere. Per questo ho voluto dare un segnale alla squadra per capire che si poteva vincere o comunque giocarsela». E ancora: «Da inizio campionato abbiamo fatto due moduli, tra cui il 3-5-2 e potendo contare su un reparto avanzato ben assortito e ognuno con caratteristiche diverse».
Poi un'opinione sulla Samp e sulla possibile favorita del campionato: «La Sampdoria ha una squadra per vincere il campionato e ha due attaccanti che fanno la differenza in questa categoria. Il Sassuolo sulla carta, a mio avviso, è più forte del Parma dello scorso anno e sappiamo delle difficoltà che una squadra retrocessa può riscontrare. In questo caso è stata brava la società».
Infine sul derby con il Cosenza in programma il prossimo 26 dicembre: «È ovvio che il derby è sentito, lo scorso anno lo sentivano tanto i miei compagni, figuriamoci io. Sono arrivato a un età in cui riesco a metabolizzarle prima le partite. Mi auguro che ci sia un bel pubblico dentro lo stadio, spero che la trasferta sia aperta ai tifosi del Catanzaro perché, i fatti dello scorso anno sono successi fuori. La rivalità tra le due tifoserie c’è ed è indubbia, però sono due compagini che si sono sempre rispettate. Sarebbe brutto non avere i supporters, non sarebbe la stessa partita».