"C'è un uomo solo al comando...",  ma non è Fausto Coppi, bensì Tadej Pogacar che vince la quindicesima tappa del Giro d'Italia, la Manerba del Garda-Livigno, 222 chilometri e 5400 metri di dislivello, e mette il sigillo sulla vittoria finale. In una tappa spettacolare la frase del radiocronista Mario Ferretti nel 1949 è come un deja vù per la vittoria dello sloveno. Nella tappa più dura di questa edizione della corsa rosa il campione sloveno conquista la quarta vittoria e allunga sugli avversari in classifica in attesa dell'ultima settimana di corsa. Sul traguardo inedito della pista da sci del Mottolino (2835 metri di quota) il leader del Giro ha preceduto Quintana a 29" e Steinhauser a 2'31", quarto Bardet a 2’46”, quindi Martinez e Thomas a 2’50”, Zana a 3’35”.

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La tappa

Il campione sloveno ha attaccato a 14,8 km dall’arrivo, rimontando una decina di corridori, prima di passare di forza anche Quintana a 2 km dall’arrivo e trionfare a Livigno. Per il 25 campione, nato a Komenda in Slovenia, è il quarto successo di tappa dopo Oropa, Prati di Tivo e la cronometro di Perugia. Quintana è secondo, gli altri big arrivano a oltre 3 minuti di ritardo. Una vittoria che chiude l'edizione 107 del Giro d'Italia, nonostante manca ancora una settimana, ma lo strapotere dello sloveno è netto ed evidente.

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La classifica

Tadej Pogacar guida la classifica generale del Giro d'Italia con il tempo di 56h11'46", secondo Thomas a 6'41", terzo Martinez a 6'56", quarto O'Connor a 7'43", quinto Tiberi a 9'27", sesto Arensman a 9'45", settimo Bardet a 10'49", ottavo Zana a 11'11", nono Rubio a 12'13" e decimo Hirt a 13'11"

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Domani il Giro riposa, martedì seconda tappa alpina

Secondo giorno di riposo per la carovana che dopo la fatica domenicale si ferma nella zona di Livigno. Martedì è prevista la sedicesima tappa, la Livigno-Santa Cristina Val Gardena, 202 chilometri, con arrivo in salita sul Monte Pana a quota 1625. L’ultimo tratto della tappa ad Ortisei: sono 6,5 km con pendenza media del 6,1% e punte del 16% a 2 km dall’arrivo, con un dislivello di 400 metri.