A un minuto dal termine, Giuseppe Russo della Cestistica Gioiese si fa male al ginocchio. Dopo la paura e l'intervento dell'ambulanza, con il risultato in bilico 83-82, la Smaf Catanzaro non prosegue tra abbracci, applausi e tante emozioni. Trofeo ai padroni di casa, ma è la vittoria dell’etica sportiva
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Al Palamangione di Gioia Tauro, in occasione della finale di Coppa Calabria di basket tra Cestistica Gioiese e Smaf Catanzaro, si è vissuto un momento di Fair play straordinario.
Dal grande spavento a un gesto di lealtà, rispetto e onestà che va oltre il risultato finale e rappresenta il manifesto più bello per la pallacanestro calabrese.
Tutto accade a un minuto dal termine. Gli ospiti, dopo esser stati sempre in vantaggio, subiscono l’eroica rimonta dei padroni di casa. Giuseppe Russo, uno dei beniamini locali, è lanciato verso il canestro del sorpasso, ma viene fermato in modo irregolare e nella caduta si infortuna gravemente il ginocchio. Susseguono lunghi attimi di paura. C’è bisogno dell’intervento dell’ambulanza che porterà lo sfortunato giocatore all’ospedale tra gli accorati applausi dei numerosissimi spettatori presenti sugli spalti.
Dopo il lungo stop carico di apprensione per le condizioni di Giuseppe, si verifica un momento di etica sportività destinato a brillare nel tempo. La Cestistica Gioiese mette a segno i due tiri liberi con cui sopravanza gli avversari 83-82. Mancherebbero ancora 51 secondi, che nel basket sono tanti. Ma la Smaf Catanzaro decide di fermarsi in segno di solidarietà nei confronti di Giuseppe Russo. Tra abbracci, applausi, e tante emozioni, le due squadre unite a centrocampo aspetteranno la sirena conclusiva. Il risultato dirà: Cestistica Gioiese - Smaf Catanzaro 83-82. Ma la vittoria, che si spinge al di là della competizione agonistica, mai come in questo caso va ad entrambe le compagini e al commovente gesto di Fair play.