Sono loro di solito a scendere in campo per giocare, ma quando il sospetto è che ci sia qualcuno che vuole giocare sulla pelle degli altri, allora le cose cambiano e scatta il game over. Si chiama così, “Game Over: se voi giocate noi non giochiamo” l’iniziativa lanciata da 32 società sportive di Lamezia disposte ad intraprendere azioni eclatanti pur di attirare l’attenzione sulla paventata soppressione dei dieci reparti dell’ospedale Giovanni Paolo II.

 

Tra queste la Vigor Lamezia che si è detta disposta a non disputare partite e a perdere punti nel campionato, nonostante la sua posizione in classifica non sia delle migliori, pur di sensibilizzare su un presidio con un bacino di utenza di circa 150 mila pazienti che, se dovesse essere applicato il decreto 30 di Scura, di ritroverebbe ridotto ad un ambulatorio.

 

A lanciare l’idea è stata inizialmente proprio la Vigor Lamezia, affiancata dalla Basketball Lamezia, dalla Rari Nantes e dalla Conad Lamezia. Un’idea virale sotto cui si sono poi aggregate le realtà del karate, del tennis e dell’arrampicata.

 

La Conad Lamezia giocherà la prossima partita con addosso le magliette dell’iniziativa “Game Over”, mentre la Vigor invita a trasformare in una manifestazione la prossima partita casalinga . Il 17 aprile, invece, gli atleti della Rari Nantes, società del nuoto lametino, indosseranno sul podio la t shirt dell’iniziativa. E non si esclude che si possa arrivare anche all’occupazione della Medicina dello Sport dell’ospedale. Ma non solo. Lo sport locale sceglierà anche alcuni dei suoi campioni come testimonial, tra questi Francesco Piccioni di Conad, Vlado Koprivika della Basketball e i due giovani campioni di karate Aurora Mascaro e Matteo Mercuri.

Tiziana Bagnato