Una scelta legata al rapporto tra il Cavallino e il mondo del racing statunitense nel settantesimo anniversario della presenza del marchio oltre Oceano
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Nel prossimo Gran Premio di Miami previsto per il prossimo 5 maggio gli appassionati e i tifosi del Cavallino non troveranno in pista la consueta monoposto con la livrea rosso Ferrari. La scuderia di Maranello ha deciso di riscoprire colori come l’Azzurro La Plata e l'Azzurro Dino, risalenti alle origini della storia del brand. Una nuova livrea che chiuderà una serie di eventi commerciali della Ferrari negli States che partiranno dal 28 aprile e si concluderanno il 5 maggio giorno del GP di Miami per il settantesimo anniversario della presenza del marchio oltre Oceano. Un viaggio del mondo dell'eccellenza Ferrari che attraverserà il Tennessee e la Florida per raggiungere Miami dove ci sarà una world premiere e si svolgerà la sesta tappa del mondiale di Formula Uno.
L'Azzurro La Plata e l'Azzurro Dino coloreranno una speciale livrea della SF-24 di Formula 1 per la gara sul circuito della Florida con la casa di Maranello che realizzerà due 296 GTS, con gli storici azzurri. Un ritorno al passato e alla livrea del "campionissimo" Alberto Ascari nelle sue stagioni vittoriose del 1952 e del 1953 quando il pilota italiano indossava come porta fortuna una maglia azzurra e un casco coordinato.
Ma non solo il mito Ascari con la scuderia Ferrari torna ai colori delle tute di John Surtees e Lorenzo Bandini, Ludovico Scarfiotti e Chris Amon. Nel primo anno sulla monoposto italiano anche Niki Lauda usava queste tonalità che riprendevano il colore dei camici degli operai di Maranello. Una scelta, invece, quello dell'Azzurro Dino, scelto per le tute di Arturo Merzario e di Clay Regazzoni, che fu l'ultimo ad indossarlo nel 1974. Da lì in poi le tute dei piloti furono rosse salvo divenire bianche in alcune gare particolari. Il colore azzurro è legato al mondo della Ferrari e delle corse negli States dove il Rosso Corsa, lasciò il posto al bianco-blu nelle ultime due gare della stagione di F1 del 1964, la stessa livrea delle vetture del North American Racing Team (N.A.R.T.) fondato dall'importatore Luigi Chinetti.