Altro giro, altra corsa su cui si è catapultato l’ex Empoli e Palermo Silvio Baldini nell'accettare in settimana l’incarico offertogli dalla famiglia Vrenna per sostituire Lamberto Zauli. E la prima gara è un Foggia-Crotone che, non solo per il blasone, è affatto banale. L’incontro valido per il 28° turno di Serie C – girone C, si avvicina ed è fissato per le 20:45 di lunedì 26 febbraio presso il Pino Zaccheria.

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Con i rossoneri reduci da due vittorie e vogliosi di fare tris. «Gli avversari pensiamo di conoscerli, abbiamo studiato il primo ed il secondo Cudini e ciò che proporrà, probabilmente - dichiara Baldini -. Ma a me non piace parlare e guardare agli altri; dobbiamo essere concentrati su ciò di cui siamo convinti noi, ed ho visto atleti ed uomini con tanta autostima, nonostante il cambio di allenatore, ed a lui (Zauli, ndr) bisogna fare i complimenti, perché il gruppo è sano e ben allenato». Quando gli si chiede del modulo, lascia intendere, con sorpresa, che nulla è definito: «Io vivo di emozioni non di schemi, anche se ho le mie convinzioni; mi fa ridere chi è convinto a parlare del “mio calcio”, i moduli sono di tutti. Abbiamo comunque lavorato su diversi moduli (citando il 3-5-2 usato ultimamente da Zauli, ed il 4-3-3) e devo comprendere ancora con quale si sentiranno più a loro agio». 

E poi sul mancato recupero degli infortunati che non è affatto diminuito: «Emergenza è una parola troppo pesante per lo sport ed il calcio, io amo questa disciplina che questi termini non può e non deve conoscere. Sono convinto che si possa e si debba giocare con chiunque, figuriamoci con chi magari ha avuto meno spazio fino a poco prima, e che, certamente, troverà maggiore motivazione». Infine un cenno a quello che è sembrato inspiegabile sia all’inizio che alla fine del mandato di Lamberto Zauli: la continuità, soprattutto nell’arco delle stessa gara: «Devo capire anche io perché non c’è stata continuità, i ragazzi ascoltano, sembrano reattivi e vedremo se sarò in grado di aiutarli. Penso davvero positivo ma è giusto attendere lunedì per avere riprova. Non servono chiacchiere, serve che, gara dopo gara, ci si convinca che questo gruppo può raggiungere traguardi importanti, poi se non sarà così, non sono un tipo che ha bisogno dell’esonero, l’ho già dimostrato di sapermene andare da solo».