La struttura cittadina è già stata adeguata agli standard base per disputare la Serie B ma il sindaco non resta fermo e propone un’idea di ampliamento che si potrebbe realizzare con i restanti 6 milioni finanziati dalla Regione
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«Abbiamo le idee molto chiare su come ristrutturare il Ceravolo – e questa resta la principale e più realistica opzione su cui stiamo già lavorando – ma lasceremo anche un concreto spiraglio per la costruzione di un nuovo impianto, verificando se sarà possibile individuare nel Piano Strutturale Comunale (Psc) un’area idonea». È quanto afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. Migliorare ancora lo stadio Nicola Ceravolo, che al momento è stato solamente adeguato agli standard base per disputare le partite in Serie B, o progettare un nuovo impianto moderno, magari a Germaneto dove già sorgono l’Università, il policlinico e la Cittadella regionale e ci sarebbe tanto spazio a disposizione. Questa la domanda che si pongono il primo cittadino e la società giallorossa. Il patron del Catanzaro Floriano Noto, nelle sue diverse dichiarazioni, recenti e non, ha sempre sostenuto la tesi del nuovo stadio che, a suo parere, potrebbe risolvere diversi problemi di viabilità e andrebbe a creare anche un notevole indotto per le attività commerciali.
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«Siamo perfettamente d’accordo con il presidente Floriano Noto – continua Fiorita - che la questione stadio deve accompagnare le ambizioni delle Aquile. Un primo e decisivo passo lo abbiamo fatto completando a tempo di record le opere richiesteci dalla Lega Calcio (manto erboso, illuminazione, servizi), grazie ad un primo finanziamento della Regione Calabria. Ora attendiamo con fiducia che la Regione ci assegni, e vedremo con quale finalizzazione, gli ulteriori 6 milioni di euro. Ho sentito sul punto sia il presidente Occhiuto che il presidente Mancuso e sono certo che l’impegno sarà rispettato. Li ringrazio anticipatamente per questa attenzione verso il Capoluogo».
Ma Fiorita, che segue costantemente le partite delle Aquile del Sud recandosi spesso allo stadio, ci tiene a precisare: «Non vogliamo lasciarci crescere l’erba sotto i piedi, stiamo lavorando prioritariamente, come detto, alla ristrutturazione del Ceravolo e abbiamo già elaborato una prima idea progettuale, ancora allo stato embrionale, su cui poi – appena ricevuta l’assicurazione del finanziamento – affideremo nei modi di legge l’incarico della progettazione definitiva e poi esecutiva. L’intervento progettuale, come si evince dai rendering che presentiamo (foto copertina), è la trasformazione della curva Massimo Capraro in una curva all’inglese, sullo stile della gradinata nord di “Marassi”, portando la capienza del settore a 3564 posti. Questa operazione consentirà di migliorare la fruizione del settore sia sotto il profilo della visibilità delle partite sia sotto quello della sicurezza. Senza contare che la maggiore vicinanza fisica al campo darà ulteriore spinta al tifo degli ultras. Abbiamo anche previsto, come gesto romantico che sicuramente sarà apprezzato dai tifosi, di impiantare a lato della nuova tribuna un bellissimo pino marittimo, gemello di quello che è stato necessario rimuovere».
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Poi il primo cittadino continua elencando gli altri interventi: «Agiremo anche sulla curva est Angelo Mammì, con un discreto incremento dei posti e con la predisposizione per accogliere in metà di essa ulteriori spettatori di casa, separando con la massima sicurezza il settore “ospiti”. Stiamo ragionando con l’assessore Raffaele Scalise sull’intervento migliore e più conveniente riguardante la copertura delle tribune, con l’eliminazione dei pilastri che ostruiscono la visibilità».
«Non chiudiamo all’ipotesi di un nuovo impianto e conveniamo con il presidente Noto sulle problematiche che il “Ceravolo” presenta in termini di accessibilità, parcheggi e delle aree di rispetto. Faremo qualcosa di concreto. Assieme al vicesindaco e assessore all’urbanistica Giusy Iemma chiederemo ai progettisti del Psc di individuare all’interno del Piano un’area idonea ad ospitare un nuovo stadio. Ci siederemo attorno ad un tavolo con la società giallorossa, la Regione, la Provincia, Confindustria, Camera di Commercio e potenziali cordate private per capire se è possibile arrivare a mettere assieme 25-30 milioni di euro obiettivamente necessari per un’opera del genere. Siamo sul pezzo, sempre più convinti che la rinascita della Città, su cui stiamo lavorando su più fronti, passa anche dalle affermazioni della nostra amatissima squadra di calcio. Per ora godiamoci questo meraviglioso inizio di campionato e incrociamo le dita in vista del big match di domenica», conclude il sindaco Fiorita.