È Raffaele Novelli il nome caldo per la panchina del Lamezia Terme. Il tecnico campano è già transitato dalle parti del “Guido D’Ippolito” alla guida dell’allora Vigor Lamezia, esattamente nel torneo 2013-2014. Era il campionato di Seconda divisione che sancì la fine della vecchia Serie C2 e diede vita all’inizio della Lega Pro Unica. Subentrò all’11esima giornata a Massimo Costantino e restò in sella fino alla 24esima quando poi fu richiamato dal ds Fabrizio Maglia il vecchio allenatore. Adesso è uno dei papabili per prendere il posto di Alessandro Erra a cui è costato caro il ko interno contro la Gelbison, sua vecchia squadra.

Anche Campilongo oltre a Novelli

Novelli, 55enne salernitano, di recente ha allenato l’Acr Messina. Per lui in carriera una decina di esperienze in Serie C e la panchina di Campobasso in D. Folgorato sulla via di Damasco dagli schemi del 4-3-3 è a conoscenza che ha più di un estimatore nello spogliatoio gialloblù. Fanno curriculum i campionati al timone di Salernitana e Foggia e dello Zurigo in Svizzera. Non è l’unico nome finito sul taccuino del presidente Felice Saladini e del capo dell’area tecnica Antonio Mazzei. L’altro nome caldo, anch’egli figlio di un’idea tattica fedele al tridente offensivo, è Salvatore Campilongo. Storico centravanti tra le altre della Casertana, in Calabria ha già allenato la Vibonese. A prescindere dalla scelta, la volontà del Lamezia Terme è dare seguito ad un progetto tecnico su cui è stato improntato l’intero calciomercato.