Dopo Mimmo Berardi e Emerson Palmieri con il calcio, un altro azzurro (ma di volley) figlio di Calabria approda all'atto conclusivo di una competizione europea. È Daniele Lavia di Rossano
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Gli azzurri del volley possono imitare la Nazionale di calcio di Roberto Mancini agli Europei. Daniele Lavia, invece, può emulare il calabrese doc Domenico Berardi, e il calabro-brasiliano Emerson Palmieri, alzando il trofeo continentale. Lavia, condivide col fuoriclasse del Sassuolo anche la città di nascita: Cariati. Il 2021, evidentemente, è l'anno dei calabresi nel mondo dello sport.
Lavia, schiacciatore della selezione del commissario tecnico De Giorgi, indossa la casacca numero 19 con cui sta onorando la sua terra di origine. Classe 1999, come detto è nato a Cariati, ma è un rossanese purosangue. Stasera ha raggiunto la finale battendo 3-1 la Serbia da protagonista. Quella italiana è una Nazionale giovane. Dopo la delusione di Tokyo 2020 c’è stato un cambio generazionale convinto e il pallavolista calabrese rientra perfettamente in questa scelta green.
In finale un derby
Cresciuto sportivamente a Corigliano, attualmente è in forza a Trento e contro la Serbia ha giocato da titolare. Schiacciate, muro, recuperi, qualche imprecisione, ma non si può essere sempre lucidi. Quel che conta è che, alla fine del quarto set, ha festeggiato l'accesso alla finale degli Azzurri con i compagni.
Domani sera, alle 20.30, contro la Slovenia, allenata dall'italiano Alberto Giuliani, che nel 2006 guidò la Volley Corigliano, per Daniele Lavia ci sarà anche un curioso derby che lo vedrà contrapposto al coriglianese Alfredo Martilotti, vice di Giuliani sulla panchina slovena.
Insomma una finale che parla calabrese e che potrebbe consegnare a Daniele Lavia una medaglia d'oro che permetterebbe alla provincia di Cosenza e alla Calabria più in generale di impreziosire ancora di più questa incredibile estate.